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Il futuro post-apocalittico di Metro: Exodus

Dal team ucraino 4A Games arriva il terzo capitolo della saga ispirata ai romanzi di Dmitry Glukhovsky

Il futuro post-apocalittico di Metro: Exodus - foto 1
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Metro: Exodus è il terzo episodio della saga targata 4A Games, team che ha preso spunto dai romanzi post-apocalittici dell'autore russo Dmitry Glukhovsky per dar vita a un'intensa avventura ambientata nella gelida metropolitana di Mosca.

Dopo il successo di Metro: 2033 e del suo sequel Last Light, la casa ucraina torna con un'esperienza che si preannuncia ancora più vasta e avvincente. Scopriamo perché.

In Exodus vestiremo nuovamente i panni di Artyom, un Ranger ora 22enne che, dopo essere cresciuto all'interno della stazione Expo di una Mosca devastata dalla guerra nucleare, ha guidato gli ultimi sopravvissuti nella lotta contro i Tetri, umanoidi dotati di eccezionali capacità psichiche che erano destinati a popolare la Terra causando l'estinzione della razza umana. La storia del terzo capitolo di Metro è ambientata un anno dopo il finale “buono” di Last Light, con Artyom e Anna, divenuta nel frattempo sua moglie, che uniranno le forze con un gruppo di sopravvissuti intenti ad abbandonare la metropolitana russa alla scoperta del mondo esterno. Il giocatore si troverà inizialmente a esplorare il territorio del fiume Volga, non lontano dalle vette dei monti Urali, alla ricerca della locomotiva a vapore “Aurora”, pesantemente modificata dagli umani, con cui dovrà attraversare il paese in direzione est.

MOSCA, ANNO 2036 La prima particolarità di Metro: Exodus è che la storia si svolgerà durante un intero anno solare, con le quattro stagioni che si avvicenderanno e cambieranno l'aspetto degli scenari nel videogioco man mano che avanzerete nella storia. Il tutto sarà impreziosito da un ciclo notte/giorno e un sistema meteo dinamico che, a detta degli sviluppatori, renderà l'evoluzione della campagna imprevedibile. Queste novità assumono particolare rilevanza se si considera che, per la prima volta nella serie, 4A Games aggiungerà nell'ecosistema di Metro anche degli scenari non-lineari dal sapore open-world, che doneranno al giocatore maggiore libertà e consentiranno di esplorare l'area alla ricerca di nuovi tasselli della storia, personaggi secondari con cui interagire, segreti da scoprire e ovviamente numerose risorse da ottenere.

L'introduzione di scenari più aperti e meno lineari non andrà a intaccare minimamente l'esperienza tipica (e fortemente legata alla narrazione) di Metro: gli sceneggiatori hanno infatti in serbo un canovaccio che andrà sempre ad accompagnare Artyom anche nell'esplorazione di questi enormi livelli e che terrà conto delle proprie scelte per determinare il destino dei propri compagni. I molteplici bivi narrativi porteranno ancora una volta a diversi finali che offriranno al giocatore una longevità non indifferente.

Il futuro post-apocalittico di Metro: Exodus - foto 2
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LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA Il gameplay di Metro: Exodus ruota attorno al tema della sopravvivenza: Artyom dovrà andare alla ricerca di varie risorse con cui creare degli oggetti che dovrà centellinare per restare in vita nel rigido territorio russo, con un sistema di crafting (la creazione di oggetti e armi) che promette di essere ancora più vasto di quello dei capitoli precedenti. Il protagonista sarà provvisto della caratteristica maschera antigas, che però non sarà più necessaria in tutti gli scenari: come mostrato nel primo trailer, ci saranno infatti alcune location esterne in cui l'aria sarà respirabile anche senza utilizzare la maschera, così come aree sotterranee che invece necessiteranno di essa per poter procedere.

Tornerà anche l'iconico orologio con cui il protagonista può tenere traccia del tempo restante prima che i filtri smettano di proteggerlo dall'aria velenosa in superficie o dalle aree tossiche della rete metropolitana, oltre a segnalare l'orario per gestire al meglio il succitato ciclo notte/giorno ed evitare di avventurarsi in territorio ostile al calar delle tenebre. Già, perché ancora una volta gli sviluppatori hanno lavorato alacremente per confezionare un'avventura dove a farla da padrona è un'atmosfera ricca di tensione, che ricalca quella tipica dei romanzi di Glukhovsky con incredibile dovizia di particolari, rumori e tanti piccoli elementi che promettono di rendere il mondo di Metro davvero terrificante.

Nel freddo inverno di Mosca, quando Artyom dovrà vedersela contro spaventose creature mutanti e altri esseri umani ostili, il giocatore dovrà fare affidamento esclusivamente su meccaniche stealth (per tentare di superare le minacce con furtività, senza essere notato) o sul sistema di combattimento, che permette di utilizzare armi confezionate a mano con le risorse che troverete nel corso dell'avventura. Grazie alla succitata componente crafting, infatti, Artyom sarà in grado di personalizzare le armi che scoverà durante l'avventura con nuovi oggetti che ne miglioreranno l'efficacia in combattimento, come mirini, caricatori più grandi e altre modifiche che potranno essere applicate. Al momento non si conoscono molti dettagli sul funzionamento di questo sistema, ma è probabile che dovrete collezionare un certo numero di risorse speciali prima di applicare una modifica alle armi.

Il futuro post-apocalittico di Metro: Exodus - foto 3
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GRAFICAMENTE SUBLIME Se c'è un aspetto che ci ha colpiti di Metro: Exodus sin dal suo annuncio è certamente il comparto grafico, che promette di alzare ulteriormente l'asticella rispetto alle produzioni viste nel corso del 2017, già di per sé incredibilmente vicine al tanto agognato fotorealismo. Dalla caratterizzazione degli ambienti all'altissimo livello di dettagli degli scenari, dai movimenti della vegetazione agli effetti particellari che rendono neve, vento, gas, spore così tremendamente realistici. Per non parlare poi delle animazioni, del sistema che gestisce l'illuminazione, dei contrasti tra luci e ombre, della profondità del campo visivo. Un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

Metro: Exodus ha tutte le carte in regola per essere uno dei titoli migliori del 2018: il gioco di 4A Games sarà disponibile dall'autunno del 2018 su PC, PlayStation 4 e Xbox One, con un'opera di ottimizzazione particolare per l'hardware di Xbox One X, che sfrutterà a dovere per offrire la stessa grafica che avete ammirato nel primo trailer ufficiale svelato durante la conferenza di Microsoft all'E3 2017 e disponibile in questa anteprima.

 


 

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