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Usa, l'Arca di Noè è quasi pronta: il 7 luglio "si salpa"

Allʼinterno di un parco a tema biblico in Kentucky verrà inaugurata lʼopera monumentale: 155 metri di lunghezza, oltre 25 di larghezza e quasi 16 di altezza

L'Arca di Noè è pronta, "si salpa" il 7 luglio.

Sono giunti quasi al termine i lavori per la costruzione della monumentale opera, 155 metri di lunghezza, oltre 25 di larghezza e quasi 16 di altezza, che sorgerà nei pressi dell'Ark Encounter, parco a tema biblico di Williamstown, in Kentucky, Usa. Voluta da Ken Ham, a pochi chilometri dal Museo della Creazione da lui presieduto, è costata quasi 100 milioni di dollari. "Diventa sempre più grande. E all'interno è ancora più imponente", ha dichiarato Ham all'Abc.

"Il messaggio - spiega Ham - è dare vita alla Bibbia, per davvero. Con la costruzione dell'Arca noi stiamo dicendo: Questo è davvero successo, questo è plausibile". Ogni anno il suo Museo della Creazione accoglie mezzo milione di visitatori. "Vengono molte persone che non sono cristiane e apprezzano il modo in cui viene presentata la teoria creazionista: è illustrata in maniera gradevole, tutto è educativo", afferma.

Ai lavori di costruzione dell'Arca avrebbero preso parte solo lavoratori di religione cristiana che hanno sottoscritto una dichiarazione di fede. Tra gli operai, però, c'erano anche Amish, ammessi perché riconoscono la verità della Bibbia.

L'ingresso al parco costerà 40 dollari per gli adulti e 28 per i bambini. Nel primo anno di attività, gli incassi dovrebbero oscillare tra uno e 2 milioni di dollari.

Sulla vicenda, fanno discutere anche alcune questioni finanziarie: il progetto dell'Arca gode di benefici fiscali per 18 milioni di dollari e lo Stato del Kentucky ha provato a bloccare l'erogazione dei fondi.

Inoltre, contro Ham si scagliano gli scienziati. "I musei come quello di Storia Naturale di Washington, come lo Smithsonian o il Chicago Field Museum insegnano che noi ci saremmo evoluti dalle scimmie. Perché non dovremmo poter utilizzare la stessa tecnologia e chiedere che la Bibbia venga considerata come la vera storia del mondo?", è la sua risposta alle critiche.