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IgNobel 2016, tra i "premiati" anche la Volkswagen

Il concorso dedicato alle ricerche scientifiche più strane è stato assegnato negli Stati Uniti, tra molte risate e qualche sorpresa

L'IgNobel per la chimica 2016 alla Volkswagen, "per aver risolto il problema delle emissioni inquinanti riducendone la produzione, ogni volta che le automobili vengono sottoposte a test".

Non proprio una buona notizia per la casa automobilistica tedesca, visto che si tratta di un premio ironico, che dal 1991 segnala le ricerche più "strane, divertenti e perfino assurde" dell'anno. Un premio Nobel al contrario, insomma.

Questa volta, l'evento organizzato dalla rivista Annals of Improbable Research, diretta dall'ex studente di Harvard Marc Abrahams, ha deciso di sanzionale la maxitruffa delle emissioni: il cosiddetto Dieselgate, che ha messo nei guai il produttore tedesco nel settembre del 2015.

Non si tratta dell'unico "scivolone" premiato. Un riconoscimento è andato anche alla ricerca egiziana che ha indagato gli effetti dei pantaloni di plastica, lana e cotone sulla vita sessuale dei topi. E al sistema di protesi per correre sui prati come una capra, IgNobel per la biologia a pari merito con il ricercatore che ha vissuto nei boschi cercando di immedesimarsi in una lontra, un cervo, una volpe, un tasso e un uccello. 

Per la letteratura, ha vinto un'autobiografia in tre volumi che descrive il piacere di collezionare mosche, vive o morte. 

I vincitori hanno potuto ritirare una gratifica in dollari dello Zinbabwe - più o meno carta straccia - dalle mani di autentici premi Nobel, come il chimico Dudley Herschbach, l'economista Eric Maskin, il biochimico Rich Roberts e il fisico Roy Glauber.