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Faccia a faccia col futuro: a 18 anni intervista il se stesso adulto

Lo scrittore americano Stoney Emshwiller sta raccogliendo sul web fondi per realizzare un film

Stoney Emshwiller, intervista
da-video

Chi non si è mai chiesto come diventerà nel giro di venti o trent'anni? Un rapido giro del web mostra che scrivere lettere al se stesso del futuro è un utile esercizio di autoanalisi amato dai blogger e consigliato dai personal coach (esistono persino siti appositi, come Letter2future.com o Futureme.org, da cui spedirsi e-mail "temporizzate"). Lo scrittore e sceneggiatore americano Stoney Emshwiller, però, si è spinto oltre. Diciottenne, nel 1977, si è filmato per quattro ore mentre intervistava se stesso da adulto, registrando anche una varietà di reazioni alle possibili risposte. Risposte che ha dato ora, riprendendosi nuovamente all'età di 56 anni.

Ha poi assemblato i due video (il fondo nero usato nel '77 ha reso l'operazione un gioco da ragazzi) ed ecco, il risultato è un curioso faccia a faccia, in cui non è solo l'abbigliamento a denunciare il trascorrere del tempo. Difficile capire a prima vista che il giovanotto dal fisico atletico e la capigliatura fluente e il cinquantaseienne calvo e un po' imbolsito sono la stessa persona. Eppure è proprio così, e l'effetto è piuttosto spassoso.

Per ora Emshwiller ha diffuso soltanto un trailer di pochi minuti, Later that same life ("Più tardi, quella stessa vita") e sta raccogliendo fondi su una piattaforma online per restaurare in digitale il video degli anni Settanta e realizzare un film.

"Sei davvero strano", esordisce lo Stoney giovane nel trailer. "Sono vecchio, grasso, e per te probabilmente sono un fallimento", replica l'uomo di mezz'età. Il bilancio della sua vita non è comunque affatto negativo: è felicemente sposato ("Ma stai lontano da mia moglie!", ammonisce, visto che nel '77 la sua Margaret ha solo dodici anni) e ha pubblicato dei romanzi (mai usciti in Italia) che hanno riscosso un buon successo, pur senza accumulare il denaro e la fama che sognava da ragazzino. "Ok, non ho vissuto all'altezza delle tue aspettative, ma ho fatto delle cose", rivendica l'adulto. Poi dispensa al giovane saggi consigli - "Trascorri più tempo con papà" - e lo prende un po' in giro: "Tecnicamente sei ancora vergine". "No, non lo sono". "Sì che lo sei. Lo so. C'ero".