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Ricavare bio-insetticidi dal veleno dei parassiti: premiata 30enne italiana

Lo studio della ricercatrice effettuato su proteine finora sconosciute presenti in alcuni insetti permetterà la produzione di agenti chimici non inquinanti

bio insetticidi da veleno parassiti ricercatrice italiana Cristiana Labella
sito-ufficiale

Il segreto per produrre nuovi bio-insetticidi non inquinanti si trova nel veleno dei parassiti. A rivelarlo è uno studio condotto dalla ricercatrice italiana Cristiana Labella, premiata dalla Società chimica italiana con il riconoscimento "Dsm-Sci" 2015. Il lavoro di ricerca, pubblicato sul Journal of Mass Spectrometry, "riguarda l'identificazione di proteine ancora sconosciute" presenti all'interno di alcuni insetti parassitoidi.

La 30enne ricercatrice di origini lucane si è detta "lusingata e orgogliosa di aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento, che rappresenta uno dei premi più importanti per i giovani ricercatori in Italia". E ha aggiunto: "La conoscenza delle componenti del veleno di tali insetti può essere molto utile al fine della ideazione di nuovi bio-insetticidi". Il composto andrebbe infatti a bloccare lo sviluppo e la crescita di un parassita specifico, il Plano coccus citri, che ogni anno arreca notevoli danni agli agrumeti.

Il premio "Dsm-Sci", che viene conferito a un giovane che non abbia superato i 35 anni di età distintosi nel campo della spettrometria di massa, è stato assegnato per "un'innovativa e versatile tecnica analitica applicata sia all'identificazione di sostanze sconosciute, sia all'analisi di sostanze alimentari, biologiche, farmaceutiche".