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Legambiente, guerra aperta ai rifiuti: 600mila volontari per "Puliamo il mondo"

Lʼiniziativa durerà dal 25 al 27 settembre e coinvolgerà cittadini di oltre 1.500 Comuni dello Stivale in una "caccia al tesoro" con scopa e sacchetti

Puliamo il mondo Legambiente Clean up the world 2015
sito-ufficiale

Saranno circa 600mila gli italiani che parteciperanno con scopa e sacchetti alla 23esima edizione di Puliamo il mondo, l'iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente per il fine settimana del 25, 26 e 27 settembre. Lo scopo sarà quello di raccogliere quanti più rifiuti possibile partecipando all'ormai celebre "caccia al tesoro" per le strade e i parchi di oltre 1.500 Comuni dello Stivale.

Legambiente, guerra aperta ai rifiuti: 600mila volontari per "Puliamo il mondo"

L'edizione 2015 della versione italiana di Clean up the world punta sulla "codivisione" del senso civico e ambientalista, racchiusa nello slogan "Vieni anche tu e porta un amico". Oltre a liberare città e paesi dai rifiuti, l'iniziativa permette anche il recupero di materiali preziosi e riciclabili, contribuendo alla riduzione degli sprechi e delle conseguenti emissioni di CO2.

Scuole e aziende - Quest'anno il boom autentico di adesioni è stato registrato nel settore scolastico: sono centinaia infatti gli istituti primari e secondari che nel weekend porteranno in strada gli studenti muniti di guanti, sacchi e assicurazione contro gli infortuni. Importante anche il contributo offerto dalle aziende, che partecipano ad esempio comprando i kit da donare alle scuole oppure invitando i propri dipendenti a partecipare attivamente alla pulizia in una giornata di lavoro retribuito.

I rifiuti possono diventare un'opportunità - Il messaggio di Puliamo il mondo 2015 punta a dare una nuova considerazione agli scarti: "I rifiuti sono un'opportunità nazionale e non una vergogna del Paese come dimostrano i tanti comuni virtuosi italiani che hanno avviare una decisa rivoluzione basata sulla raccolta differenziata sugli impianti di riciclaggio, sui centri del riuso, sulle buone pratiche di prevenzione e sulle performance ambientali di molti comuni che diventano modelli da seguire".