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Italia "insostenibile", lʼIstat boccia le città sul fronte delle politiche "verdi"

Secondo il rapporto "Ambiente Urbano 2015", solo un terzo dei capoluoghi ha un piano per la mobilità e le perdite dagli acquedotti superano il 20% in 4 centri su 5

Italia "insostenibile", l'Istat boccia le città sul fronte delle politiche "verdi"

Solo un terzo dei capoluoghi di provincia in Italia (43 su 118) hanno un piano urbano di mobilità, 1 su 4 non ha la zonizzazione acustica e le perdite dagli acquedotti superano il 20% in 4 città su 5. E' quanto afferma l'Istat nel rapporto intitolato "Ambiente Urbano 2015", denunciando che metà dei controlli sull'inquinamento acustico registrano sforamenti dei limiti di legge. Inoltre solo il 50% dei capoluoghi ha acquisito la certificazione energetica per almeno una parte del patrimonio edilizio e le aree pedonali sono in media 38 metri quadrati ogni 100 abitanti.

Rifiuti - Settantasei città applicano almeno tre misure di prevenzione e riduzione dei rifiuti. Sono attivi quasi ovunque la raccolta porta a porta (114 città), il ritiro su chiamata dei rifiuti ingombranti (113) e le isole ecologiche (106).

Mobilità sostenibile - Sessantasei città italiane hanno istituito Zone 30 (intervento per la moderazione del traffico, ndr), altre 103 la Ztl. Servizi di car sharing e bike sharing sono attivi, rispettivamente, in 26 e 60 città dello Stivale. Il 4% dei veicoli in dotazione alle amministrazioni dei capoluoghi sono ad alimentazione elettrica o ibrida (+19% sul 2014). Aumentano del 20% anche bici, segway e quadricicli elettrici, utilizzati in 35 Comuni.

Acqua - Le dispersioni della rete acquifera superano il 20% in quattro città su cinque e 13 capoluoghi hanno razionato la fornitura. La copertura è tuttavia elevata (97,7% dei residenti per l'acqua potabile, 93,4% per la rete fognaria e 88,9% per la depurazione).

Edilizia sostenibile - Sono 63 le città che hanno acquisito la certificazione energetica per parte del patrimonio e 19 (tra cui Torino, Bologna, Roma, Bari e Cagliari) possiedono edifici certificati in classi A. La riqualificazione energetica è applicata da 78 Comuni. Sono invece 24 i centri che promuovono il rinverdimento di aree di nuova edificazione.

Traffico - Sono 43 i capoluoghi che hanno approvato il Piano urbano di mobilità e 11 su 118 il Piano del verde. Hanno almeno un sistema di infomobilità per il traffico privato 78 capoluoghi e 98 almeno uno per il Tpl. Genova, Bologna, Verona, Siena e Roma hanno l'offerta informativa più completa. Cinquantacinque comuni dispongono di punti ricarica per veicoli elettrici.

Energia pulita - Il Piano d'azione per l'energia sostenibile è stato approvato da 66 Comuni. Sono 107 i capoluoghi che possiedono impianti fotovoltaici, nove quelli idroelettrici e 17 quelli geotermici, mentre 31 Comuni dispongono di pompe di calore ad alta efficienza, 81 di propri impianti solari termici e 22 a biomasse/biogas. Il teleriscaldamento è presente in 36 capoluoghi. Ottantuno applicano misure volte a migliorare l'efficienza dell'illuminazione pubblica.

Inquinamento acustico - Un capoluogo di provincia su quattro non ha la zonizzazione acustica (obbligatoria) e solo in 102 (su 111 soggetti all'obbligo) vige un Piano urbano del traffico. Sono cento i capoluoghi che effettuano misurazioni del rumore (7,9 controlli ogni 100mila abitanti), accertando superamenti dei limiti di legge nel 49,2% dei controlli.

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