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Giornata mondiale delle foreste, Wwf: "Salvare i boschi significa salvare il clima"

Dal legno si ricava il 40% di energia rinnovabile nel mondo e gli alberi sono autentiche "casseforti" di CO2, assorbendone circa 300 miliardi di tonnellate allʼanno

Giornata mondiale delle foreste, Wwf: "Salvare i boschi significa salvare il clima"

Il 21 marzo si celebra l'International Day of Forests, la Giornata mondiale delle foreste istituita dall'Onu nel 2013 per ricordare il ruolo cruciale giocato dagli ecosistemi boschivi a livello mondiale. Il tema dell'edizione 2017 è "Foreste ed energia": il legno è infatti la prima fonte di energia per gran parte del genere umano e fornisce il 40% dell'energia rinnovabile globale. "Salvare le foreste vuol dire salvare il pianeta dai cambiamenti climatici", sostiene il Wwf.

I polmoni verdi della Terra - Le foreste, che coprono un terzo del nostro pianeta, sono vere e proprie "casseforti" di CO2 e giocano un ruolo fondamentale per raggiungere il target "zero emissioni" entro il 2050. Secondo il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, i boschi trattengono 300 milioni di tonnellate di CO2 e il 40% delle nostre emissioni di gas serra a livello globale. Solo in Italia "neutralizzano" circa 90 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Boschi d'Italia - In Italia, grazie allo spopolamento delle aree montane fino a mille metri d'altitudine, i boschi stanno riconquistando il loro spazio originario, sottratto per decenni da pascoli e campi. Stando all'ultimo inventario nazionale delle foreste, la superficie boschiva nel nostro Paese è di circa 10,5 milioni di ettari, pari al 34,75% del territorio. E' stata fatta anche una stima del numero di alberi presenti in Italia, che ammontano a circa 20 miliardi.

Lotta al disboscamento illegale - Il taglio illegale degli alberi sottrae almeno 10 miliardi di euro all'industria e ai proprietari forestali nel mondo, oltre a essere responsabile del 25% delle emissioni dei gas serra globali. E' quanto denuncia Pefc Italia, il sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile, che però rileva anche un dato positivo: le aziende che scelgono di certificarsi per garantire prodotti sicuri e sostenibili sono cresciute del 15% nell'ultimo anno.

Secondo la Foa, la cura del settore agroforestale può rivelarsi essenziale "nell'aiutare la Terra ad adottare un'agricoltura sostenibile e a contrastare il cambiamento climatico". "Un approccio che vede l'utilizzo efficiente della terra in combinazione con raccolti e allevamento è una componente primaria della transizione verso il nuovo paradigma per un'agricoltura sostenibile", ha affermato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva.

Scomparso 7% foreste vergini in 13 anni - In appena 13 anni, a partire dal 2000, è sparito il 7% delle foreste vergini del mondo: un'area di 919mila chilometri quadrati, grande quanto il Venezuela. A rivelarlo è uno studio recente dell'Università del Maryland, negli Usa, pubblicato dalla rivista Sciences Advances. Per foreste vergini si intendono quelle estese per almeno 500 chilometri quadrati che non presentano segni di attività umana. Nel 2000 coprivano 12.800.000 metri quadrati, nel 2013 11.881.000. Quasi due terzi della perdita (60%) si sono registrati ai tropici, soprattutto in Sudamerica, in Asia sudorientale e in Africa equatoriale. La prima causa di questa deforestazione è l'industria del legname, seguita da espansione agricola, incendi di origine umana, produzione di energia e attività mineraria.

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