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Cnr: Primavera 2017, la seconda più calda dal 1800

+1,9 gradi rispetto alla media del periodo 1971-2000. Emergenza caldo e scarse precipitazioni

Cnr: Primavera 2017, la seconda più calda dal 1800 - foto 1
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La primavera che si è chiusa con maggio è stata la seconda più calda e la terza più asciutta dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000.

Lo rende noto l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr. Ciò non fa che aggravare una situazione siccitosa che si protrae ormai dall'inizio dell'inverno.

I singoli mesi primaverili hanno fatto registrare tutti e tre anomalie positive pari a +1,6 gradi per aprile e maggio (17esimo e 14esimo piu' caldo dal 1800 ad oggi, rispettivamente) e +2,5 gradi per marzo (quarto piu' caldo di sempre).

Per quanto riguarda le precipitazioni, maggio ha portato la primavera 2017 ad essere la terza piu' asciutta dal 1800 ad oggi, con un deficit di quasi il 50% rispetto al periodo 1971-2000. Una situazione di siccità che si protrae ormai dall'inizio dell'inverno: il semestre dicembre 2016-maggio 2017 e' risultato essere il quinto piu' secco (con un deficit di oltre il 30%) se confrontato con il medesimo periodo degli anni passati dal 1800 ad oggi.

Coldiretti: agricoltura devastata - "L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo,  sottolineando anche "che il nuovo quadro internazionale aumenta le responsabilità individuali, in una sfida che può essere vinta solo se si afferma un nuovo modello di sviluppo più attento alla gestione delle risorse naturali e con stili di vita più attenti all'ambiente nei consumi, a partire dalla tavola".

"In tutta la Penisola - sottolinea la Coldiretti - si stanno facendo i conti con una situazione di grave siccità che sta compromettendo i raccolti, dagli ortaggi alla frutta, ma anche il mais e i foraggi per l'alimentazione degli animali"

Più di 1 miliardo di euro di danni - "Ammontano ad oltre un miliardo di euro i danni provocati nelle campagne. Non sono mancati eventi estremi, con l'alternarsi in pochi mesi di caldo anomalo e gelate, bombe d'acqua, grandinate violente e una diffusa siccità". Conclude la Coldiretti nel commentare i dati del Cnr.