Brasile, sospeso il decreto che aboliva una riserva in Amazzonia
Un giudice ha affermato che non basta un decreto del governo, ma serve il previo intervento del Congresso.
Rolando Valcir Spanholo, giudice del tribunale federale di Brasilia, ha sospeso il decreto del presidente brasiliano, Michel Temer, che prevedeva l'abolizione della riserva naturale di Renca, nella foresta amazzonica. Nella sua decisione il magistrato, oltre ad accogliere parzialmente una petizione popolare, ha sottolineato che per una scelta del genere non basta un decreto, ma serve il previo intervento del Congresso.
L'ordinanza della corte "sospende gli eventuali atti amministrativi basati sul decreto" firmato dal presidente brasiliano Michel Temer. La decisione di autorizzare lo sfruttamento, per quanto parziale, della riserva, dalla superficie pari a 46mila chilometri quadrati, estesa quanto la Danimarca, aveva sollevato le proteste degli ambientalisti e della Chiesa brasiliana.
All'interno della regione, ricca di oro e altri minerali, esistono tra l'altro due riserve indigene. La tesi del governo è che la zona rimarrebbe tutelata anche senza la riserva naturale. Il forte pressing di ong ambientaliste e della comunità internazionale aveva costretto Temer a rivedere il testo presentando un secondo decreto con maggiori dettagli.
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