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L'Europa "verde": meno discariche e più riciclo

La road map dettata da Bruxelles vede lʼItalia indietro: solo il 30% dei rifiuti ha una nuova vita

Afp

Zero conferimento in discarica, massimizzazione del riciclo e del riutilizzo, ma prima di tutto prevenzione. E' la road map "verde" dettata da Bruxelles per favorire una gestione del settore rifiuti compatibile con la difesa dell'ambiente e socialmente accettabile. Su questo fronte l'Italia è indietro e, rispetto agli altri Paesi europei, deve recuperare molto terreno.

I rifiuti sono anche fonte di ricavi - "Il nostro Paese - spiega il presidente di Assorimap, Corrado Dentis, nel corso del workshop organizzato dal Safe, il Centro studi della Sostenibilità fonti energetiche - in molti casi guarda ancora ai rifiuti come un problema e non come una fonte di ricavi. Ed in più con il paradosso che le imprese di riciclo devono andare a comprare, rifiuti di plastica da altri Paesi per avere materia prima da lavorare".

In Italia solo il 30% dei rifiuti viene riciclato - La media italiana dei rifiuti urbani avviata a riciclo e compostaggio si attesta sul 30%, contro la media europea del 40%. Poco meno del 50% viene smaltito in discarica e, in alcune regioni, non mancano punte che sfiorano il 70%. "Dobbiamo smettere di gettare nei cassoni dell'indifferenziata bottiglie e flaconi di plastica che costituiscono materia prima per generare altri prodotti ma soprattutto che generano ricchezza", sottolinea Dentis.

Troppa poca plastica viene riusata - Anche se secondo i dati del 2012 forniti da Assorimap-Cna (l'associazione che riunisce oltre il 90% del volume di materia plastica riciclata da post-consumo in Italia), si è visto un sensibile incremento della raccolta differenziata di imballaggi (+4,8%) con cifre pari alle 693mila tonnellate di plastica avviata a riciclo, il confronto con l'immesso a consumo sul mercato di oltre 2 milioni di tonnellate rappresenta ancora un divario troppo marcato.

Gap tra Nord e Sud nella raccolta differenziata - "La raccolta differenziata della plastica - spiega Walter Regis, direttore di Assorimap - vede ancora troppo divario tra Nord e Sud. Mentre il Nord si attesta su una media di raccolta di 16 chilogrammi per abitante, nelle regioni come Calabria e Sicilia si raggiungono a fatica i 3 chili". "In molti casi - dice ancora Regis - va anche rivisto il meccanismo previsto dal Corepla per le compensazioni ricevute dai Comuni per l'attuazione dei servizi di differenziata dove bisognerebbe esercitare un controllo di qualità sulla raccolta".