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Un 2005 al "Max" per la Seredova

Protagonista del calendario del mensile

Il suo sogno per il 2005 è interpretare un film.

"Un bel film, in cui non faccio la parte della straniera che viene dall'est. Ormai sono di casa no?" Alena Seredova, nata a Praga 26 anni fa, è talmente di casa in Italia che il mensile "Max", famoso per aver spogliato negli anni scorsi bellezze nostrane come la Ferilli o la Canalis, l'ha voluta come protagonista del suo calendario. Ovviamente nuda. Imbarazzi per la bella ceca? "Macchè, semmai erano imbarazzati gli uomini sul set" spiega. Poi però confessa che i due maschi della sua vita il calendario non l'hanno ancora visto. "Il mio fidanzato Edo - Costa, n.d.r. - "lo guarderà più avanti. Ma lui è moderno e capisce che è una occasione di lavoro". Quanto al papà, Alena dice di aver posato per "Max" "anche per fargli vedere che la sua bambina è cresciuta". Quale idea più incisiva per fargli aprire gli occhi?

Avvolta in un vestito color arancio e con alti tacchi, Seredova grazia i giornalisti e tutte le volte che può chiede di fare l'intervista seduta. Un modo gentile per non sembrare, con quel suo metro e ottantuno di perfezione, l'Everest in mezzo ai colli Euganei. Ride e scherza con tutti, ma quando provi a essere polemico risponde per le rime, anche in italiano. "Sono orgogliosa del mio corpo e lo faccio vedere volentieri agli altri" spiega senza esitazioni. "Il calendario di Max era un sogno a cui non avrei mai rinunciato".

Insomma, cachet (rigorosamente top-secret) a parte, Giuseppe Di Piazza, il direttore del mensile, non ha faticato a convincere Alena a spogliarsi. L'unico problema da risolvere era dire del calendario a papà. "No, papà non l' ha ancora visto, non so ancora quando glielo darò, forse a Natale" ammette la soubrette. "Devo dire che il calendario l' ho fatto anche un poco per colpa sua... quando vado da lui mi dice sempre 'ecco la mia bambina', e allora adesso vedrà che la sua bambina è cresciuta".

Quando poi le si chiede se anche questo sia il solito "nudo artistico", sgrana gli occhioni scuri e furbissimi e dice: "Mai pensata una cosa del genere. Ma per fortuna non sono una persona volgare come altre che si sono spogliate prima di me. E sono tutta naturale, cosa ormai rara".
Chapeau. Inutile sforzarsi di trovare nelle curve di Alena un residuo di silicone o il segno di una protesi. Madre natura dei Carpazi con lei è stata davvero generosa.

E' la rivalità verso le colleghe? Seredova è orgogliosa delle sue 500mila copie di partenza e giura di non provarla. "Non ho intenzione di battere la Ferilli (protagonista del calendario di Max 2000. n.d.r). Però non mi spiacerebbe battere la Canalis..." confessa. "Non mi sono mai lamentata della mancanza di lavoro. L'unica cosa che invidiavo alle coleghe italiane quando sono arrivata qui era il fatto che avevano una casa. Anch'io la sera cercavo una mamma che mi facesse le coccole".

Questo non è però sufficiente a farle fare amicizia nel mondo dello spettacolo. "Non ho grandi amiche nel circuito. La persona a cui sono più affezionata e che resta il mio consigliere preferito è Panariello. D'altro canto io e Edo preferiamo starcene per conto nostro".
Spiritosa e agguerrita, Alena sfoglia il calendario e alla domanda "qual è la foto preferita?" confessa di aver pensato di indicarne una nuova a ogni giornalista, "così nei servizi tv si vede tutto il calendario e buona notte...". Poi però sui decide: "Scelgo febbraio... E' una foto in bianco e nero, i difetti si vedono meno ed è la più semplice. Ma a dire il vero mi piacciono tutte" aggiunge, strizzando l'occhiolino al fotografo Giovanni Cozzi che lei chiama amichevolmente "la Cozza" e a Di Piazza. Il direttore giura di averla scelta perché "è una ragazza dallo humor sorprendente" e adesso deve pagare il prezzo di tanta prontezza di spirito.

Per non rischiare oltre, non chiediamo ad Alena di farci un saluto nella sua lingua. Visto il caratterino, al decimo "arrivederci" pronunciato in praghese a tv e radio, temiamo possa dirci qualcosa di irripetibile.