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Tria, fonti Mef: "No ipotesi dimissioni" e Di Maio: "Lavoriamo insieme"

Il vicepremier: "Nessuna minaccia al ministro. Stiamo cercando le soluzioni per realizzare le nostre priorità: flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della Fornero"

Tria, fonti Mef:
ansa

Non hanno nessun fondamento le ipotesi di dimissioni del ministro Giovanni Tria.

Lo fanno sapere fonti del ministero dell'Economia dopo le tensioni che si sono registrate nel Movimento 5 stelle sulla manovra e in particolare sulle risorse da destinare al reddito di cittadinanza. "Il clima è costruttivo - ha sottolineato il presidente della commissione Finanze in Senato Alberto Bagnai -, stiamo lavorando sulle priorità nel rispetto dei vincoli".

Di Maio: "Lavoriamo insieme, nessun ultimatum" - Ha voluto subito chiarire anche Luigi Di Maio, il quale  ha ribadito che "con Giovanni Tria non c'è alcuna divisione, quello che stiamo facendo è lavorare tutti insieme per trovare le soluzioni necessarie a portare a casa flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero". E ha precisato: "Smentisco categoricamente che siano state avanzate minacce o ultimatum. Non capisco perché si sia voluta creare una polemica tra me, il M5s e Tria, quando il nostro unico pensiero è approvare una legge di bilancio coraggiosa, ma che tenga i conti in ordine. Tutto il governo ha la volontà di dare pieno sostegno a Tria per i risultati prefissati".

Bagnai: "Le risorse alle nostre priorità" - "Entrambe le misure per noi prioritarie - ha detto ancora Bagnai -, riforma della Fornero e reddito di cittadinanza, rimettono i soldi in tasca agli italiani e stimolano la domanda aggregata, particolarmente importante in questo periodo". Le misure che entreranno nella legge di bilancio, ha poi continuato Bagnai, verranno decise "insieme sotto la regia di Conte". E, riferendosi ai 6-8 miliardi che sarebbero necessari a realizzare la riforma della Fornero con quota 100 a 62 anni, ha detto che "queste quantificazioni non spettano a me. Si sta ragionando con il ministro. Comunque rispetteremo le promesse fatte agli italiani. I costi li stiamo valutando".

"Verso la semplificazione del fisco" - Bagnai ha aggiunto che tra gli obiettivi c'è la semplificazione dell'apparato del fisco. "Lo faremo attraverso tre direttive - ha aggiunto -: l'analisi approfondita della legislazione vigente, l'ascolto dei diversi enti della fiscalità coinvolti, la valutazione del contenzioso tra contribuenti e amministrazione finanziaria. E' il primo grande impegno della commissione Finanze alla riapertura dei lavori parlamentari".

"Negoziati con la Ue dopo le elezioni" -"In questa fase non avrebbe senso per noi assumere atteggiamenti aggressivi, col rischio di vederci addossare il costo politico dei fallimenti altrui, e quindi bene fa il governo a dare un'immagine responsabile e rassicurante - ha chiarito Bagnai in un'intervista al "Mattino" -. Mi sembra che l'intento strategico del governo sia chiaro: aiutare le famiglie e le imprese italiane a risalire la china, aspettando l'esito delle elezioni europee, che certamente cambieranno gli equilibri, per poi negoziare regole fiscali e monetarie meno assurde".

Moscovici: "Con Tria il clima è costruttivo" - Sul ministro è intervenuto anche il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, che ha detto: "L'Italia ha un nuovo governo, entrato in funzione, credo, da circa 100 giorni. L'Italia ha anche un nuovo ministro dell'Economia e delle Finanze con cui lavoro regolarmente, in un clima costruttivo. Spero che questo clima costruttivo prevarrà".