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Torna a salire l'export extra-Ue

Continua ad essere altalenante la dinamica dei principali indicatori economici calcolati dall'Istat

Dopo il calo registrato a marzo, ad aprile le esportazioni italiane verso i Paesi al di fuori dell'Unione europea sono tornate a crescere.

E' quanto segnala l'Istituto nazionale di statistica nel suo ultimo resoconto sul commercio estero extra-Ue. Negativi invece i dati relativi agli ordinativi e al fatturato dell'industria di marzo.

Gli ultimi dati diffusi disegnano nuovamente un quadro caratterizzato da luci ed ombre per l'economia italiana. Mese dopo mese infatti le dinamiche congiunturali dei vari indicatori si alternano mostrando una volta una crescita e la volta successiva una flessione.

Ad aprile, per esempio, il commercio extra-Ue italiano è tornato a crescere, mettendo a segno un +4,7% congiunturale per l'import e un +3,9% per l'export, dopo il -1,9% e il -0,2% registrati nel mese precedente. A marzo 2016, emerge dagli ultimi dati dell'Istat, si è registrato anche un -1,6% per il fatturato dell'industria e un -3,3% per gli ordinativi, a conferma di un mese poco roseo per i principali indicatori italiani.

La contrazione del fatturato è stata determinata da un calo riscontrato sul fronte interno, -2,6%, mentre il fatturato estero ha riportato una lieve espansione, +0,1%. Nell'arco dei primi tre mesi il fatturato è diminuito dell'1,1%, risultato di un -1,2% del fatturato interno e di un -0,9% di quello estero. Il forte calo anche la dinamica tendenziale: -3,6%, dettato da un -4,4% per quello interno e un -2,2% per quello estero.

Tornando al commercio estero, ad aprile l'Istat ha rilevato una crescita per tutti i raggruppamenti di beni, esclusa l'energia (-6%), con aumenti notevoli per le vendite di beni di consumo, interessati da un progresso del 6,6%, e di prodotti intermedi, +5,6%.

Osservando le tabelle dell'Istat, relative al confronto tendenziale, mostrano un calo del 3,6% per l'export e del 1% per l'import se considerati i dati grezzi. I dati destagionalizzati mostrano invece un progresso per entrambi i flussi: +3,9% per l'export e +4,7% per l'import.