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Sperlari e Saila passano di mano: vanno alla tedesca Katjes

La multinazionale svedese Cloetta annuncia la cessione dei marchi italiani per 450 milioni di corone, circa 46,5 milioni di euro

Sperlari e Saila passano di mano: vanno alla tedesca Katjes - foto 1
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I torroncini, le caramelle e la mostarda Sperlari e le mentine Saila passano di mano e diventano tedesche.

Il gruppo svedese Cloetta, propietario dei marchi, ha annunciato infatti di avere firmato un accordo con Katjes International per cedere le attività italiane. L'intesa, che riguarda anche Dietorelle e Galatine, ha un valore di 450 milioni di corone (circa 46,5 milioni di euro). La vendita dovrebbe concludersi entro settembre.

La Katjes International, holding del gruppo Katjes specializzato nelle caramelle, ha rilevato Cloetta Italia, che fa capo all'omonimo gruppo svedese. La società tedesca, già leader di mercato in Belgio e numero due in Francia, diventa con questa operazione la numero due anche in Italia.

Katjes: "Italia punto centrale per rafforzare posizione" - "Come quarto mercato in Europa occidentale l'Italia ha sempre rappresentato per noi un punto centrale per consolidare la nostra posizione", ha spiegato Tobias Bachmueller, di Katjes International, aggiungendo che, "con l'acquisizione del numero due italiano del settore con marchi saldamente posizionati, abbiamo compiuto un passo significativo per la nostra crescita".

Sperlari e Saila "svedesi" dal 2013 - Nel 2013 gli svedesi di Cloetta hanno inglobato i marchi storici italiani nell'ambito della fusione con il gruppo californiano Leaf. Da allora, però, non sono mai riusciti a rendere redditizia l'attività. Cloetta Italia ha il suo quartier generale a Cremona, dove nel 1836 venne fondata la Sperlari, e altri 3 stabilimenti a Gordona (Sondrio), San Pietro in Casale (Bologna) e Silvi Marina (Teramo), per un totale di circa 400 addetti e un fatturato annuale intorno a 80 milioni di euro.

Il declino - All'inizio del 2017 l'azienda svedese annunciò di "aver avviato una revisione strategica del business in Italia che avrebbe potuto includere anche la potenziale uscita dal business". "La svalutazione di Cloetta Italia - ha sottolineato Danko Maras, cfo di Cloetta - rappresenta la presa d'atto di una performance di business difficile negli ultimi tempi, che ha portato infine a questa decisione. In ogni caso, la cessione di Cloetta Italia consentirà al gruppo di raggiungere il proprio obiettivo di margine operativo del 14% in modo più mirato. Inoltre, la cessione migliorerà i margini di Cloetta e la redditività del capitale investito".