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Piccinini: "Ressolar fa bene al mondo"

L'amministratore delegato della realtà di Bergamo, leader nel settore delle energie rinnovabili, racconta i segreti di un lungo successo

marina piccinini ressolar storie d'impresa
tgcom24

"Produciamo qualcosa come dieci milioni di kwh all'anno di energia elettrica. Riusciamo a non immettere nell'atmosfera qualcosa come 5.500 tonnellate di anidride carbonica, di Co2. Insomma, Ressolar fa bene al mondo". Marina Piccinini è l'amministratore delegato della realtà bergamasca specializzata nella produzione di impianti fotovoltaici, solari termici, geotermici e idroelettrici, che generano energia elettrica attraverso fonti alternative.

Ressolar nasce nel 2006 ma la sua storia inizia molti anni prima...
"La nostra storia viene da lontano. Tutto cominciò nel 1952 con un signore che si chiama Martino Piccinini, il mio babbo, il quale iniziò a costruire dapprima acquedotti, poi gasdotti e infine metanodotti un'ora dopo che Mattei costituì l'Eni. Come dico sempre, se il metano c'è a Bergamo è perché un signore di nome Martino Piccinini ha metanizzato Bergamo e la Bergamasca".

Dal metano alle rinnovabili, come mai?
"In anni molto più recenti è emersa la consapevolezza che non si debba più utilizzare le energie fossili ma si debba passare al post fossile. Quindi c'è stata questa svolta, da pionieri, verso le energie rinnovabili".

Quanto conta l'export per Ressolar?
"L'estero attualmente pesa molto, in senso positivo ovviamente. Le aziende italiane che oggi riescono a fare ancora dei numeri hanno un settore di esportazione importante. Noi, come tutti gli imprenditori del mondo, ci spostiamo seguendo il mercato".

E dove vi ha portato il mercato?
"In questo momento storico il picco della domanda delle risorse rinnovabili è nei Paesi arabi più ricchi. Recentemente Ressolar ha aperto un ufficio commerciale a Dubai. E' il nostro punto di raccordo con tutto il mondo arabo, che ci ha scelto e ha fortemente voluto fossimo anche fisicamente negli Emirati Arabi Uniti".

Come viene accolto un imprenditore italiano oltre i confini nazionali?
"Quando ci troviamo all'estero, di fronte a un potenziale cliente, il nostro essere italiani è sicuramente un plus. L'Italia, in Europa, è seconda solo alla Germania nel settore manifatturiero. E nel mondo le persone che inventano tecnologia spesso e volentieri sono italiane. Tanto per fare un esempio concreto: in Silicon Valley molti parlano italiano...".

L'Italia punta molto su Expo. Ressolar partecipa?
"Sì, saremo presenti a Expo. Intesa Sanpaolo ci ha dedicato un corner del proprio padiglione, The Waterstone (nell'ambito dell'iniziativa intesa@expo, ndr). La giornata dedicata a noi sarà il 5 di giugno. Expo deve essere un'occasione, per il Paese, di ripartire. Sicuramente è un biglietto da visita importante".