Imperia&Monferrina, le macchine per la pasta italiane conquistano il mondo
Nel 1932 il primo modello "Imperia" a manovella, ancora oggi in commercio. Nel 2010 lʼacquisizione di Monferrina, ennesima scommessa vinta dallʼimpresa di Moncalieri (Torino)
"Il nostro è un Made in Italy puro, al 100%.
E' la nostra crociata, è quello che ci caratterizza e che ci permette di vendere bene in tutto il mondo". Enrico Ancona, 52 anni, è l'amministratore delegato di Imperia & Monferrina, azienda che produce, tra Moncalieri (Torino) e Castell'Alfero (Asti), macchine per la pasta sia per uso casalingo sia industriale. Una realtà solida e in crescita, un'impresa che dà lavoro a 66 persone, un patrimonio per il Paese.
Tutto nasce nel lontano 1932 con la creazione della piccola macchina a marchio Imperia per
stendere la pasta a manovella
. Un prodotto entrato nella storia e ancora oggi in commercio. Negli anni l'azienda è cresciuta, la gamma si è ampliata e i vertici hanno guardato sempre piùoltre i confini
nazionali: "Il nostro segreto è mantenere le tradizioni aggiungendo laqualità
. Tutto ciò che noi facciamo in questa azienda è prodotto da noi o comunque prodotto in Italia. Compriamo solo materie prime italiane, ad esempio dalle fonderie. Poi le trasformiamo in componentistica la quale, a sua volta, viene poi assemblata per diventare macchina per la pasta sia per il casalingo che per il professionale".Quattro anni fa Ancona decide di
scommettere
sulla sua azienda, a dispetto di una crisi economica che già da un paio di anni aveva incrinato certezze e fiducia di molti imprenditori. "Nel 2010 abbiamorilevato l'azienda Monferrina
, produttrice di macchine per la pasta professionali. Per noi è stata una naturale estensione di gamma: laddove Imperia si rivolgeva al mondo casalingo e alla piccola ristorazione, Monferrina andava dalla piccola ristorazione fino ai pastifici e all'industria della pasta".Un'operazione costosa, in un momento storico in cui molte realtà hanno invece optato per una tattica attendista, sperando in una ripresa in breve tempo: "
O si investe o si muore
. La crisi deve essere un pungolo a fare meglio. Non ci si può adagiare su quello che abbiamo fatto, anche se bene, prima.La vita sta davanti a noi
, dobbiamo trovare sbocchi per il futuro, non certo per il passato", avverte l'a.d. di Imperia&Monferrina.Oggi la storica impresa piemontese produce oltre mezzo milione di macchine: 500mila a marchio Imperia e 1.500 a marchio Monferrina. "Siamo arrivati a
fatturare 20 milioni di euro
di cuidue terzi in export
e un terzo in Italia. Fino al 2010 il rapporto era inverso e la produzione si fermava a 320-350mila apparecchi. Vendiamo i nostri prodottiin oltre cento Paesi
, da Stati Uniti e Canada all'Estremo Oriente passando per Europa, Nord Africa e Medio Oriente. La pasta è buona, piace a tutti e costa poco. Esportare un attrezzo che la produce èla nostra grande missione
".
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