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Dal vino Rubesco al turismo a 5 stelle, Lungarotti è il cuore dellʼUmbria

Fondata nel 1962 da Giorgio Lungarotti, lʼazienda è ora guidata dalle figlie Chiara e Teresa. Vino e turismo al centro di un successo che dura da più di mezzo secolo

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Passione, lungimiranza e un grande amore per la sua terra, l'Umbria. L'anno è il 1962. Giorgio Lungarotti decide di riunire le diverse aziende agrarie della sua famiglia e dare vita alla "Cantine Giorgio Lungarotti Spa". Una realtà che, nel tempo, è cresciuta al punto da conquistare il mondo. La Gran Bretagna prima, l'Europa continentale poi, gli Stati Uniti... Un'azienda familiare che oggi, capitanata dalle sorelle Chiara e Teresa, continua a ottenere grande successo.

Dal vino Rubesco al turismo a 5 stelle, Lungarotti è il cuore dellʼUmbria

C'è un marchio che, più di tutti gli altri, identifica Lungarotti. E' il Rubesco, il cui nome deriva dal latino rubescere, arrossire. E' il vino che permette alla Lungarotti non solo di uscire dai confini umbri, ma anche di superare le frontiere nazionali conquistando in primis, nel 1969, la Gran Bretagna.

Le vigne, l'uva, il vino sono senza dubbio il cuore di Lungarotti. "Ho piantato nella mia vita due milioni di piante", diceva il fondatore, scomparso nel 1999.

Ma Lungarotti è anche turismo. Il gruppo, oltre ad alcuni agriturismi tra le vigne, vanta oggi anche un resort 5 stelle, "Le tre vaselle". Vino e turismo si intrecciano all'interno delle mura medievali di Torgiano, paese tra Perugia e Assisi.

Al centro delle tante attività della Lungarotti c'è sempre l'Umbria. E la valorizzazione del proprio territorio sembra essere il vero core business dell'azienda e il segreto di un successo che prosegue da oltre mezzo secolo.

Non solo vini, non solo turismo. Lungarotti è anche sinonimo di cultura. Fin dal 1974, a Torgiano, c'è il noto museo del vino "Muvit". E' curato da Maria Grazia, moglie del fondatore e madre di Chiara e Teresa. Tre donne, oggi, guidano quindi una realtà che è stata capace, negli anni, di far innamorare il mondo intero del cuore d'Italia, l'Umbria.