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Renzi difende il fondo Atlante: ha salvato la Popolare di Vicenza

Il premier interviene anche sul caso degli obbligazionisti rimasti senza soldi: "Non ci saranno rimborsi per tutti"

"La decisione su Bp Vicenza era nell'aria ma con il fondo Atlante e il decreto che riduce da 6-8 anni a 6-8 mesi il tempo del recupero crediti incagliati e deteriorati c'è una soluzione che permetterà di uscire dalle secche.

Vicenza con Atlante si salva, finalmente il mercato è diventato padrone in Italia". Lo dice Renzi in risposta alle polemiche legate al fondo che dovrebbe salvare le banche e assorbire gran parte dei crediti incagliati.

Vorrei azioni responsabilità anche in Veneto - "Noi siamo stati molto corretti, duri e severi con tutti, tant'è vero che ci sono stati commissariamenti e azioni di responsabilità, a partire da Banca Etruria. Mi piacerebbe anche qualche azione di responsabilità in qualche altra banca dove qualcuno ha fatto sparire soldi nel silenzio dei commentatori e della grande stampa. Ogni riferimento a vicende venete è voluto e intenzionale". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Obbligazioni, rimborsi non potranno essere per tutti - "Il rimborso totale non ci potrà essere, questi signori hanno messo soldi in operazioni a rischio, avevano assunto obbligazioni subordinate a rischio che rendevano molto di più. Noi restituiamo a chi ha titoli fino all'80%, diamo il rimborso. Se vogliono protestare vadano a fare l'arbitrato e vediamo. Io non sono così convinto che l'arbitrato convenga ma è una possibilità". Ha aggiunto Renzi sulla vicenda dei truffati delle 4 banche fallite.

"Queste 10 mila persone hanno messo dei soldi in operazioni che erano a rischio. 3-4 anni fa se mettevamo i soldi in un conto corrente ci davano tra lo 0,5 e l'1%, questi signori prendevano il 7-8%, avevano assunto obbligazioni subordinate a rischio che rendevano di più. Erano stati truffati? Siccome è stata la prima volta, diamo loro una mano. Non sono così convinto che gli meriti fare l'arbitrato. Ma agli altri 60 milioni italiani evitiamo di fare racconti non esatti", ha concluso.