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Pensioni, Istat: il 41,3% percepisce una somma sotto i 1.000 euro al mese

I ʼʼpaperoniʼʼ sopra i 5.000 euro mensili sono solo lʼ1,3%. Nel 2013 erano in tutto 16,4 milioni i pensionati in Italia con un assegno medio di 16.638 euro lʼanno

Inps pensioni anziani
ansa

Il 41,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione sotto i 1.000 euro al mese. E' quanto calcola l'Istat sui trattamenti pensionistici del 2013, aggiungendo che il 39,4% percepisce tra 1.000 e 2.000 euro; il 13,7% tra 2.000 e 3.000 euro, mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 5,6% (4,3% tra 3.000 e 5.000 euro; 1,3% oltre 5.000 euro). Nel 2013 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche è aumentata dello 0,7%.

La cifra ammonta a 272.746 milioni di euro e la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,22 punti percentuali, dal 16,63% del 2012 al 16,85% del 2013, comunica l'istituto di statistica.

Un pensionato su quattro, calcola inoltre l'Istat nel rapporto su "Trattamenti pensionistici e beneficiarli", ha meno di 65 anni: sono circa un quarto (24,9%) dei pensionati, la metà (il 51,0%) un'età compresa tra 65 e 79 anni e il restante quarto (24,1%) ha 80 e più.

Sono 16,4 mln i pensionati, l'assegno medio è 16.638 euro - I pensionati, nel 2013, ammontavano a 16,4 milioni, circa 200mila in meno rispetto al 2012; in media ognuno di essi percepisce 16.638 euro all'anno (323 euro in più del 2012) tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione.

Le nuove pensioni più povere di 3.000 euro l'anno - Nuovi pensionati più "poveri", con un assegno fino a 3mila euro inferiore rispetto a chi era già in pensione nel 2012. Dai dati Istat emerge che chi è andato in pensione nel 2013 ha reddito medio di 13.152 euro, inferiore a quello dei cessati (15.303) e a quello dei sopravviventi (16.761), quelli cioè già in pensione anche nel 2012.

Il 47,8% delle pensioni è al Nord e incassa il 50,6% della spesa - Il 47,8% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,8% nel Mezzogiorno, calcola l'Istat nel rapporto su "trattamenti pensionistici e beneficiari" relativo al 2013. Nelle regioni settentrionali si concentra circa la metà delle prestazioni pensionistiche (47,8%), dei pensionati (48,3%) e della spesa erogata (50,6%). Nelle regioni meridionali, la quota scende a un terzo (31,8% per le pensioni, 31,6% per i pensionati) e al 28,0% della spesa complessiva. Le regioni centrali ricevono il 20,5% dei trattamenti, ospitano il 20,1% dei pensionati e assorbono il 21,4% della spesa erogata.