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Padoan: rapporto debito non è nuovo passo verso procedura

Per il ministro "non ci sono dubbi nemmeno sui mercati: lo spread si è stabilizzato"

Il rapporto sul debito di domani non rischia di essere un passo ulteriore verso la procedura d'infrazione: lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine dell'Ecofin.

Per il ministro, infatti, "come è già stato detto pubblicamente, l'Italia si è impegnata a fare la correzione, confermo che si farà e quindi questa cosa toglierà ogni dubbio sulla coerenza dell'Italia con le regole".

Padoan ha quindi spiegato che sui mercati "non ci sono dubbi sulla sostenibilità del debito italiano: sui mercati ci sono dei prezzi, quello dello spread si è alzato da circa un mese anche a seguito dell'effetto Trump che ha numerose implicazioni". Poi, però, "si è stabilizzato, non sta andando su, quindi questo mi dice che sui mercati che funzionano non ci sono dubbi in tal senso".

Per quanto riguarda invece le privatizzazioni, si tratta secondo il ministro di interventi che riducono il debito e migliorano l'efficienza delle imprese, come dimostra il caso Poste. "Le privatizzazioni - ha sottolineato - hanno svariati scopi, tra cui ridurre il debito e migliorare efficienza delle imprese partecipate, come dimostra il caso Poste la cui efficienza è molto aumentata dopo la cessione della prima tranche". Senza contare che "la sensibilità sociale di Poste e la capacità di lasciare sui territorio periferici del Paese un presidio postale è aumentata" dopo che la prima tranche di cessione, "quindi non ci sono correlazioni sbagliate tra privatizzazioni e dimensione sociale, anzi, al contrario".