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Opel-Psa, Francia e Germania sostengono fusione

I governi dei due Paesi hanno chiesto alle società di garantire i posti di lavoro

I governi di Francia e Germania esprimono il proprio sostegno all'acquisizione di Opel, gruppo General Motors, da parte di Psa Peugeot Citroen.

Parigi e Berlino vogliono chiarezza, il più presto possibile, sul future dei due gruppi anche per i lavoratori e per i siti di produzione. Entrambe le società, si legge in una nota, dovrebbero mantenere ciascuna il proprio brand e disporre di un adeguato management.

Francia e Germania hanno chiesto a Psa e General Motors di garantire una "prospettiva di lungo termine" per tutti i siti produttivi di Opel nel caso di un passaggio di proprietà. "La società risultante dalla fusione ha bisogno di una strategia sostenibile per il futuro con una prospettiva di lungo termine per tutti i siti produttivi, i centri di sviluppo e per il personale", hanno dichiarato in una nota congiunta il ministro dell'Economia francese, Michel Sapin, e la sua omologa tedesca, Brigitte Zypries.

"I lavoratori di entrambe le società hanno bisogno di chiarezza rapidamente e devono essere coinvolti in ulteriori colloqui", hanno spiegato i ministri. Sapin e Zypries concordano inoltre sul fatto che Opel e Peugeot dovrebbero mantenere marchio e organismi di gestione separati.

"Con Opel abbiamo l'opportunità di creare un campione europeo dell'auto". E' quanto ha sottolineato il ceo di Peugeot, Carlos Tavares, nel corso della presentazione dei risultati del 2016 che mostrano una redditività record con un utile netto a 2,14 miliardi di euro, 947 milioni in più rispetto al precedente esercizio. Il numero uno del gruppo francese ha rilevato che "il 2016 è il terzo anno consecutivo di crescita" e per l'anno appena iniziato il target è realizzare un margine operativo superiore al 4,5% e una crescita dei ricavi del 10% entro il 2018.