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Mef invia lettera a Ue:lotta evasione e tagli spesa per calo debito

Nel documento si precisa come il governo intenda continuare sulla strada di un consolidamento dei conti "favorevole alla crescita e delle riforme strutturali"

Niente manovra correttiva e nessuna nuova tassa, ma una disamina del lavoro e dell'impegno del governo nel portare avanti una politica di bilancio strutturale rispettosa, nel medio e lungo periodo, delle regole sul risanamento dei conti, attraverso la lotta all'evasione e un taglio della spesa.

E' questo in sostanza il contenuto della lettera che il Mef ha inviato a Bruxelles dopo i rilievi della Commissione europea sui conti italiani.

"Nell'ambito del lavoro di definizione della politica economica di medio periodo, e quindi in vista del Def, il governo prenderà tra l'altro provvedimenti di contrasto all'evasione fiscale in continuità con quelli già adottati nel recente passato, estendendone la portata, e di riduzione della spesa", ha spiegato infatti il Mef comunicando l'invio a Bruxelles della lettera corredata dal Rapporto sui fattori rilevanti che influenzano la dinamica del debito.

"Consolidamento dei conti non blocchi crescita" - Nella lettera si precisa inoltre come il governo intenda continuare sulla strada di un consolidamento dei conti "favorevole alla crescita e delle riforme strutturali. Un ritmo di aggiustamento eccessivamente accelerato danneggerebbe l'economia in un momento di accresciuta incertezza geopolitica ed economica a livello globale".

"Rischi per Italia da politiche Usa e Gb" - Tra i fattori che influenzano il debito pubblico, la lettera del Tesoro inserisce anche "il mutato atteggiamento degli Usa verso le istituzioni multilaterali e il libero commercio, e la possibilità concreta di una concorrenza fiscale in Europa", che potrebbe arrivare dalla Gran Bretagna post-Brexit, "pongono un rischio per le economie aperte come l'Italia". Nel documento si ricorda che per l'Italia come per altre economie "gioca un ruolo cruciale l'accesso ai mercati esteri e agli investimenti diretti dall'estero".

"Bilancio completamente in linea con Patto" - Il Mef sottolinea inoltre la "bontà" dei conti dell'Italia, spiegando che "basandosi su stime più realistiche e più ampiamente negative dell'output gap, inserite nel rapporto, la politica di bilancio italiana nel 2017 e programmata per il 2018 e 2019 è completamente rispettosa con il Patto di stabilità e crescita".

"Impatto terremoto sarà di oltre 1 miliardo" - Quanto alle spese che l'Italia dovrà sostenere per far fronte all'emergenza terremoto, si precisa come allo stato attuale il governo "non può stimare con esattezza l'impatto del terremoto sulle finanze pubbliche, ma sarà probabilmente molto superiore a 1 miliardo già nel 2017. Per mobilitare risorse a questo fine sarà creato un apposito Fondo".

"Entrate anche da imposte indirette e accise" - "Sul lato delle entrate, lo sforzo di aggiustamento includerà misure come l'imposizione indiretta, le accise e ulteriori miglioramenti delle politiche adottate recentemente, con risultati soddisfacenti, per il recupero dell'imponibile", si spiega ancora nella lettera alla Commissione Ue, specificando che l'aggiustamento verrà effettuato per un quarto di tagli alla spese e per la restante parte di maggiori entrate.