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La Fed alza i tassi dʼinteresse, prima volta da 2006: basta denaro "gratis"

Salgono di un quarto di punto, dallo 0,25% allo 0,50%. Yellen: "Eʼ la fine di una fase straordinaria"

Janet Yellen, fed, usa
ansa

La Fed ha aumentato i tassi di interesse per la prima volta dal giugno 2006: salgono di un quarto di punto, dallo 0,25% allo 0,50%. Gli aumenti saranno "graduali" per via "delle condizioni che garantiscono solo rialzi graduali".

L'aumento "moderato dei tassi riconosce i progressi dell'economia", afferma il presidente della Fed, Janet Yellen, sottolineando che la mossa mette fine a una "fase straordinaria" della politica monetaria. Una fase iniziata nel 2008, l'ultima volta che i tassi sono stati toccati: allora alla guida della banca centrale c'era Ben Bernanke che, il 16 dicembre 2008, esattamente sette anni fa, aveva portato il costo del denaro ai minimi storici, a zero. Proprio Bernanke è stato l'ultimo a decidere un aumento dei tassi, nel giugno del 2006.

L'importanza del primo aumento dei tassi "non va esagerata", aggiunge però Yellen, ribadendo che gli aumenti successivi saranno graduali. "Vogliamo muoverci in modo prudente, in maniera graduale", precisa nel corso della conferenza stampa, spiegando che la Fed vuole vedere l'impatto della stretta sulle condizioni finanziarie.

"Le condizioni che avevamo fissato per un aumento sono state centrate", aggiunge il presidente della Fed in quella che probabilmente è la più importante conferenza stampa degli ultimi anni per la banca centrale statunitense. "Attendere troppo per una aumento avrebbe potuto creare problemi", e anche costringere la Fed a procedere più velocemente con i successivi rincari del costo del denaro.

La media delle previsioni sui tassi dei membri del Fomc indica che saranno all'1,375% alla fine del 2016. Il costo del denaro salirà al 2,375% entro la fine del 2017 e al 3,25% in tre anni. Le previsioni implicano quattro aumenti di un quarto di punto il prossimo anno. L'aumento è stato deciso alla luce del miglioramento dell'economia americana e delle condizioni del mercato del lavoro. E alla luce della fiducia sul fatto che, nel medio termine, l'inflazione tornerà al 2%. "Le informazioni ricevute dalla riunione di ottobre suggeriscono che l'attività economica si espande a ritmo moderato", afferma la Fed, sottolineando che "i rischi all'outlook per l'attività economica e il mercato del lavoro sono bilanciati. L'inflazione tornerà al 2% nel medio termine".