FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Così la crescita economica nell'Eurozona

Accelera il Pil del nostro paese, delude le attese quello tedesco. Prosegue la risalita della Grecia, ma il tasso di disoccupazione rimane elevato

Le ultime rilevazioni dell'Istat mostrano una crescita per il Prodotto interno lordo del terzo trimestre sia rispetto al secondo trimestre sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In particolare l'Istituto indica un +0,3% congiunturale e un +0,9% tendenziale. Il dato è in linea con la crescita dell'Eurozona (+0,3%), che però è stabile (+0,4% nell'Ue28).

Una crescita, quella di 0,3 punti percentuali rispetto al secondo trimestre, legata soprattutto all'aumento del valore aggiunto generato dal settore dell'industria e da quello dei servizi, mentre si mostra in calo il valore aggiunto dell'agricoltura. L'Istat, sottolinea inoltre come un contributo positivo sia arrivato dalla domanda interna, bilanciato negativamente dalla componente estera netta.

Osservando l'andamento dei principali partner si può notare come l'economia tedesca abbia registrato un rallentamento della crescita nel terzo trimestre - sia rispetto alle attese che indicavano un +0,3% che rispetto al +0,4% del secondo trimestre – attestandosi al +0,2%. Anche per la crescita tedesca, il contributo maggiore arriva dalla domanda interna, mentre le vendite verso l'estero sono risultate deboli.

Nello stesso periodo anche il Pil della Francia ha messo a segno una crescita congiunturale inferiore a quella italiana, aumentando dello 0,2% contro l'incremento di 0,5 punti percentuali che ha interessato l'economia del Regno Unito e il +0,7% registrato negli Stati Uniti. A livello tendenziale, invece, la Francia riporta una crescita dell'1,1%, il Regno Unito un +2,3% e gli Stati Uniti un +1,5%.

Buoni risultati hanno interessato poi la Grecia, il Pil ellenico è infatti cresciuto oltre le attese (le stime indicavano un +0,2%), riportando un +0,5% congiunturale nel terzo trimestre, contro il +0,3% registrato nel trimestre precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il prodotto interno lordo è cresciuto dell'1,5%, contro il +0,6% annuo del secondo trimestre.

Buoni risultati, ma che comunque, secondo le stime, non invertiranno la rotta del Pil relativo all'intero anno. Per il 2016, infatti, è prevista nuovamente una lieve contrazione. D'altronde la Grecia è uno dei Paesi che maggiormente hanno risentito della crisi economica, con gran parte della popolazione a rischio povertà dopo anni di politiche rigoriste. A dimostrarlo anche i dati relativi al mercato del lavoro. Nonostante un lieve calo (sia congiunturale che tendenziale) il tasso di disoccupazione greco viaggia ancora a livelli elevati, attestandosi al 23,4% ad agosto (gli occupati sono 3.687.465 e i disoccupati 1.126.455).