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L'Italia cresce, ma non mancano le zone d'ombra

Diversi indicatori hanno chiuso questa prima parte dellʼanno in crescita, ma per alcuni la risalita è ancora piuttosto lenta

L'Italia cresce, ma non mancano le zone d'ombra - foto 1
lapresse

Quello che emerge dall'ultima Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana è un quadro sostanzialmente positivo.

Quasi tutti i principali indicatori economici mostrano, infatti, performance positive, ad eccezione delle vendite al dettaglio che, nonostante il miglioramento registrato nel mese di giugno, riportano però una flessione per il consuntivo trimestrale.

Nel secondo trimestre il volume totale delle vendite al dettaglio è infatti diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, riflettendo le diminuzioni che hanno interessato sia le vendite di prodotti alimentari, -0,2%, che quelle di prodotti non alimentari, -0,3.

Tra gli indicatori in negativo, l'Istat evidenzia anche quello relativo alla produzione delle costruzioni, il quale “non evidenzia ancora una chiara ripresa”. Nei primi cinque mesi del 2017, infatti, la produzione è stata dello 0,3% inferiore a quella dello stesso periodo di un anno fa.

Bene, invece, la produzione industriale, in crescita dello 0,2% nel periodo marzo-maggio rispetto ai tre mesi precedenti. Un contributo positivo notevole è stato fornito da beni di consumo durevoli, per i quali la produzione è aumentata del 3,8%, e da beni strumentali, +2,1%. Di conseguenza si registra anche una crescita del fatturato dell'industria: +0,9% solo per il settore manifatturiero. In frenata gli ordinativi (-1,2% quelli da parte del mercato interno e -0,8% quelli dal mercato estero).

Anche il mercato del lavoro continua a migliorare, seppure ad un passo ancora lento. Il numero degli occupati è aumentato dello 0,1% tra maggio e giugno portando la media del secondo trimestre al +0,3% (+64 mila unità). Dopo la risalita di maggio, anche il tasso di disoccupazione a giugno ha riportato miglioramenti, scendendo all'11,1%.