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Istat: +2,9% potere acquisto famiglie, scende rapporto deficit/Pil

Buone notizie anche sul fronte della pressione fiscale che scende al 42,3%, segnando una riduzione dello 0,4% rispetto al 2015

Il potere d'acquisto delle famiglie, cioè il reddito reale, nel secondo trimestre 2016 è aumentato dell'1,1% sul trimestre precedente e del 2,9% su base annua.

Lo rileva l'Istat. Il dato tendenziale è il migliore dal 2007. Buone notizie anche sul fronte della pressione fiscale scesa, sempre nel secondo trimestre, al 42,3%, segnando una riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Buono anche il rapporto tra il deficit e il Pil che nel secondo trimestre 2016 è stato pari allo 0,2%, "in miglioramento" di 0,7 punti percentuali su base annua.

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (definita dal rapporto tra risparmio lordo e reddito lordo disponibile) nel secondo trimestre 2016 è stata pari al 9,6%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,4 punti percentuali nei confronti dello stesso periodo del 2015. Si tratta del valore più alto dal primo trimestre del 2010. D'altra parte il reddito disponibile cresce di più rispetto alla spesa per i consumi finale (1,3% contro 0,2%).