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Imprese e famiglie: la ripresa ancora non si vede, ma ci sono segnali di miglioramento

L'indice elaborato da Tecnè per Tgcom24 nella ricerca "Che Italia che fa?"

La debolezza della domanda interna continua a condizionare negativamente il mercato delle imprese italiane. Secondo l'ultima ricerca Tecnè su imprese e famiglie la ripresa ancora non si vede, ma la buona notizia è che nel medio periodo si confermano i segnali di miglioramento.

Imprese e famiglie: la ripresa ancora non si vede, ma ci sono segnali di miglioramento

A ottobre 2014 la percentuale delle imprese che valuta in crescita il proprio mercato di riferimento si attesta al 23%, stabile al 49% e in decrescita al 28%. L'indice elaborato da Tecnè si attesta a 49/100 in diminuzione di due punti rispetto a settembre. Nel complesso si conferma positiva la tendenza degli ultimi 12 mesi e le prospettive a medio termine.

I settori che sono andati meglio risultano essere quelli della grande distribuzione (ipermercati, supermercati e grandi magazzini), le industrie elettriche e dell'elettronica, le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto. Male, invece, i servizi come mense e bar, il commercio al dettaglio di prodotti alimentari e le costruzioni.

Nel complesso si rileva un andamento altalenante, ma con valori tendenziali in crescita negli ultimi dodici mesi. Tale condizione fa ben sperare per il futuro, con l'indice di mercato che nei prossimi sei mesi dovrebbe uscire dal territorio negativo (50/100) e cominciare a risalire nell'arco del prossimo anno (51/100). A trainare i mercati, nei prossimi 12 mesi, dovrebbero essere le industrie elettriche e dell'elettronica, le industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche, gli ipermercati, supermercati e grandi magazzini. Restano "pessimisti" sulle prospettive del settore gli operatori del commercio al dettaglio (sia per quanto riguarda i generi alimentari che i prodotti non alimentari) e le imprese di costruzioni.

Per quanto riguarda le famiglie, quasi un terzo (31%) a ottobre ha registrato un saldo negativo del proprio bilancio, con le uscite che hanno superato le entrate. L'indice Tecnè che misura l'equilibrio del bilancio familiare, si attesta a ottobre a 46/100 (in diminuzione di un punto rispetto a settembre), senza alcuna significativa variazione nel corso degli ultimi 12 mesi.

L'indice relativo agli standard di consumo continua a collocarsi su livelli molto bassi (24/100) e in calo di un punto rispetto al mese precedente. Solo l'11% delle famiglie ha acquistato tutto ciò di cui aveva bisogno come 12 mesi fa, mentre l'89% ha risparmiato sulla spesa riducendo la quantità e/o la qualità dei prodotti acquistati.

Ancora notevolmente negativi i giudizi sulla situazione economica del Paese: per il 71% delle famiglie, infatti, la situazione economica è peggiorata, per il 25% è rimasta stabile e solo per il 4% migliorata. L'indice di fiducia (24/100) registra una diminuzione di 4 punti rispetto al mese scorso.

Leggermente migliori le valutazioni che riguardano la situazione economica della propria famiglia: per il 3% è migliorata, per il 52% è stabile e per il 45% è peggiorata, con l'indice che, negli ultimi 4 mesi, non registra alcuna variazione (38/100).

Peggiorano, ulteriormente, le attese per i prossimi 12 mesi, sia per quanto riguarda la situazione economica dell'Italia (l'indice segna 44/100 a ottobre e 47 a settembre), sia per quanto riguarda le condizioni economiche della famiglia (l'indice scende a 46/100 a ottobre rispetto al 47 a settembre).