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Grecia, Ue: "5 giorni per un accordo" Domenica un nuovo vertice a 28

Il governo di Atene non ha ancora presentato un piano, ma ha chiesto un prestito ponte di 7 miliardi per evitare il default. Il neo ministro delle Finanze greco: "Vogliono darci una nuova chance". Merkel: "Situazione grave e incerta"

alexis tsipras
ansa

Dopo il "No" della Grecia al referendum, l'Eurozona torna al tavolo con Atene, ma con sospetto e sfiducia. Si tenta il tutto per tutto per tenerla nell'euro, ma non si vuole concedere troppo al premier Tsipras che è arrivato a Bruxelles senza un piano concreto. Intanto domenica si terrà un nuovo vertice, con tutti i 28 Stati membri. "Abbiamo solo cinque giorni di tempo per un accordo", ha detto il presidente del Consglio Ue Donald Tusk.

Grecia, Ue: "5 giorni per un accordo" Domenica un nuovo vertice a 28

"La situazione è molto critica, non possiamo escludere scenari cupi, nessun accordo domenica significa conseguenze per tutti perciò domenica dobbiamo discutere a 28, non solo Eurozona", ha aggiunto Tusk, spiegando che "dobbiamo consultarci anche su eventuali aiuti umanitari se servono". "Tutti hanno responsabilità di trovare una soluzione", altrimenti le conseguenze comprendono "il fallimento della Grecia e delle sue banche".

Tra le proposte "fantasiose" messe sul tavolo dal premier greco c'è un "prestito ponte" di 7 miliardi per arrivare a fine mese saldando i debiti con Bce e Fmi, e poi negoziare con calma un terzo programma. Su questo però è arrivato il primo no dell'Eurogruppo, che aspetta invece nelle prossime ore una richiesta formale di aiuti all'Esm per poterla valutare.

"Il nostro governo sta seguendo il mandato popolare per una soluzione sostenibile che metta fine" alla questione Grexit, ha detto il premier greco Alexis Tsipras al termine del vertice. "Ho fatto una proposta all'Eurogruppo e all'Eurosummit", ha aggiunto. "Tutti i miei colleghi capiscono che non si tratta di un problema solo della Grecia, ma dell'Ue, che deve essere risolto".

Angela Merkel non vede soluzioni immediate. La procedura per richiedere gli aiuti è complessa, perché Atene deve concordare la lista di riforme prima di vedere l'esborso, che le serve entro il 20 luglio per evitare il default. "Stasera molti attorno al tavolo hanno detto che un haircut del debito greco non avrà luogo perché questo è vietato nell'eurozona", ha detto la cancelliera tedesca. "La situazione è abbastanza grave e incerta", ha aggiunto. "Vedremo domenica, la sfida sarà vedere se ci sono le condizioni per aprire i negoziati, Tsipras ha promesso entro giovedì un piano dettagliato". Intanto "Draghi assicura liquidità alle banche greche fino a domenica".

"Se entro domenica non ci sarà un accordo sul nuovo programma di aiuti alla Grecia si andrà verso la Grexit con un programma di accompagnamento" e aiuti umanitari: "non c'è una terza opzione", è invece il commento del presidente francese Francois Hollande.

"Tutto dipende da Tsipras", avverte il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che continua a mediare per evitare la Grexit. "Non escludo alcuna ipotesi", al punto che "abbiamo preparato uno scenario di Grexit alla Commissione Ue, così come uno di aiuti umanitari, ma quello che preferisco è uno scenario per mantenere la Grecia nell'eurozona", fa sapere al termine dell'Eurosummit. Ma ora la parola è ai leader, sempre più innervositi da continue riunioni inconcludenti.

Secondo il premier Matteo Renzi "con un po' di buona volontà l'accordo" sulla Grecia si può trovare. Bisogna "impiegare queste ore per arrivare a chiudere un accordo entro domenica", ha detto il premier italiano al termine ell'eurosummit. Rispetto all'ultima volta non mi pare ci siano le condizioni per parlare "in modo strategico del debito" della Grecia. Il "clima non mi pare sia migliorato dopo il referendum. Tsipras ha tutto interesse a fare una proposta di buon senso". Alcuni colleghi "sono stati più rigidi della volta scorsa", ha aggiunto.

Il premier belga Charles Michel parla di una "forma di stanchezza di fronte a un governo che continua a rimandare il momento di assumersi le sue responsabilità". Anche martedì Tsipras non ha presentato un piano di riforme, e quindi "mancano le basi per negoziare", spiega Merkel.

"Cominciamo col piede sbagliato", ha detto il premier maltese Joseph Muscat, convinto che i greci avrebbero portato "qualche forma di proposta che rispecchiasse l'urgenza" della situazione. Invece il nuovo ministro dell'Economia, Euclide Tsakalotos, ha detto che le invieranno con un giorno di ritardo. "C'è la volontà politica di darci un'altra possibilità", aggiunge.

La fiducia tra il governo greco e i suoi partner della zona euro è ai minimi storici. Prima di vedere un qualunque avanzamento, Tsipras - che in mattinata parlerà all'Europarlamento a Strasburgo - dovrà riallacciare i rapporti con i colleghi e dimostrare la sua volontà di cooperazione, spiegano fonti europee. Solo dopo si potrà trovare una via d'uscita alla crisi, che non è cosa facile, ma "dove c'è volontà c'è possibilità", è il mantra della Commissione Ue, "decisa a trovare un accordo", ribadisce Juncker.

L'Eurozona è interessata a trovare una soluzione anche perché il pressing Usa è sempre più forte: "Sono negoziati complicati. Ma per raggiungere un'intesa è necessario essere costruttivi. Il successo è nell'interesse di tutti", è il nuovo appello della Casa Bianca all'Eurosummit.

Mentre si attendono le proposte del premier greco, l'Eurogruppo prova a indicare un percorso e ricorda le tappe per avere accesso agli aiuti. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ricorda che molto dipende da quello che i greci proporranno in cambio: "Abbiamo suggerito che ai fini della credibilità delle proposte" ci sia una "precisa definizione delle 'azioni prioritarie' o meglio ancora se il Parlamento nelle prossime ore potesse adottare delle riforme".

Misure attuate in breve tempo darebbero un segnale di buona volontà e determinazione. A quel punto, l'Eurogruppo potrebbe attivare una procedura molto rapida di concessione degli aiuti, in tempo per sbloccarli il 20 luglio. Tra i vari ostacoli di un simile percorso, che non ammette ritardi, la questione del debito: se i Paesi non daranno una concreta apertura, il processo potrebbe arenarsi.

"La palla ora è nel campo del governo greco, che domenica dovrà presentare le sue proposte: se saranno ritenute accettabili, si troverà l'intesa, come credo e spero", dichiara Renzi lasciando l'Eurosummit.