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G20: "Brexit aggiunge incertezza ma noi ben posizionati per reagire"

La dichiarazione finale avverte che "i conflitti geopolitici, il terrorismo e i flussi di rifugiati complicano lʼeconomia mondiale". "Siamo determinati a combattere il terrorismo"

La Brexit "ha aggiunto incertezza nell'economia globale", ma i Paesi del G20 sono "ben posizionati per rispondere alle potenziali conseguenze economiche e finanziarie", mentre sperano che il "Regno Unito resti un partner stretto dell'Unione europea".

È quanto afferma la dichiarazione finale del G20 di Chengdu, in Cina. Inoltre, si legge, "i conflitti geopolitici, il terrorismo e i flussi di rifugiati complicano il contorno economico mondiale".

Tra gli altri fattori di instabilità, la forte fluttuazione delle materie prime e la bassa inflazione di alcuni Paesi, elementi che il G20 afferma lascino l'economia mondiale "più debole di quanto sarebbe auspicabile", in cui "i benefici della crescita devono essere suddivisi meglio" tra i diversi governi. Quindi, i leader economici si impegnano a usare "tutti gli strumenti di politica monetaria, fiscale e strutturale, in modo individuale o congiunto, per arrivare alla meta di una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva".

La dichiarazione finale avverte poi che "la politica monetaria in solitaria non può condurre a una crescita equilibrata", mentre movimenti volatili e disordinati nei tassi di cambio possono avere "conseguenze avverse per la stabilità economica e finanziaria". La crescita globale c'è ma "resta più debole di quanto desiderabile", si sottolinea.

"Siamo determinati a combattere il terrorismo in tutte le sue forme e in qualsiasi luogo esso avvenga", si legge ancora nel documento. Il testo non cita espressamente il recente fallito colpo di stato in Turchia, risalente al 15 luglio, nonostante la delegazione di Ankara volesse un'esplicita dichiarazione di condanna.