"Melegatti lavoro, diritti e dignità": con questo striscione davanti al municipio di San Giovanni Lupatoto (Verona) i lavoratori dell'azienda dolciaria hanno partecipato a una manifestazione organizzata da un gruppo di consiglieri comunali d'opposizione a sostegno dei dipendenti di Melegatti, dichiarata fallita il 29 maggio e al centro di una tormentata vicenda per il suo salvataggio. "La seconda procedura per la vendita all'asta - ha spiegato Massimo Giarola, consigliere comunale d'opposizione e promotore dell'iniziativa - ha fatto scendere a 13 milioni e mezzo di euro la base d'asta e viene espressamente indicato che saranno avviate le procedure di licenziamento collettivo dei dipendenti, attualmente in Cassa integrazione straordinaria". "Quindi questa iniziativa - ha aggiunto - vuole tenere alta l'attenzione perché ci sono 50 famiglie che vivono giornate drammatiche, oltre a quelle dei lavoratori dell'indotto, che non sono pochi". "Qualsiasi iniziativa a salvaguardia dei posti di lavoro è appoggiata dall'amministrazione comunale - ha detto il sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello, che ha pubblicato le foto della protesta nel suo profilo Facebook -, il problema dei lavoratori di Melegatti è molto sentito, ma c'è preoccupazione anche per l'azienda, perché non ci sia uno smembramento e un mero interessamento al marchio". "Azienda significa tradizione, storia, qualità, ma anche e soprattutto lavoro", ha concluso il sindaco Gastaldello. Al sit-in non hanno aderito Cgil, Cisl e Uil
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali