FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Fmi taglia le stime del Pil italiano: +0,7% nel 2017, +0,8% in 2018

Replica del ministro Padoan: sono stupito, non vedo argomenti validi

L'Fmi (Fondo monetario internazionale) vede al ribasso le stime di crescita per l'Italia per il 2017 e il 2018.

Quest'anno il Pil crescerà dello 0,7%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre. Nel 2018 la crescita sarà invece dello 0,8%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto in precedenza. Nel 2016 l'economia italiana è cresciuta dello 0,9%.

In sostanza l'Italia è l'unica tra le principali economie dell'Eurozona a subire una sforbiciata alle previsioni di crescita. Secondo Maurice Obstfeld, capo del dipartimento di ricerca del Fmi, la medicina per il nostro Paese è continuare a implementare le riforme strutturali "positive" e "molto importanti" avviate dal governo di Matteo Renzi.

Inoltre serve "risolvere i problemi delle banche" per poter accelerare. Obstfeld ha spiegato che per non perdere il treno della ripresa dell'eurozna le riforme bancarie devono "essere attuate a pieno", con particolare attenzione per "le piccole banche non coperte dalla vigilanza della Bce". A causa dei crediti in sofferenza, ha aggiunto il capo economista, le banche "fanno fatica a supportare l'economia e a sostenere la crescita".

Padoan: stupito dai dati Fmi - "Sono un po' stupito" dalla revisione al ribasso delle stime del Pil per l'Italia da parte del Fondo monetario "perché le ragioni addotte per una crescita piu' bassa sono più incertezza politica, difficile da argomentare dopo il referendum e con un governo in continuità con il precedente, e problemi con le banche". Lo ha ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al Tg3, aggiungendo che proprio sul fronte bancario "sono state prese misure per fronteggiare" alcune situazioni bancarie "che non sono preoccupanti".