Multa da 485 milioni di euro dall'Antitrust Ue a tre banche per aver fatto cartello sugli interessi di prodotti derivati in euro legati a tassi benchmark.
Si tratta di Credit Agricole, Hsbc e JpMorgan Chase, che si sarebbero scambiate informazioni sensibili e si sarebbero accordate su alcuni elementi di pricing, violando le norme Ue sulla concorrenza. Barclays, Deutsche Bank, Rbs e Société Generale avevano invece trovato un'intesa con Bruxelles.
I derivati sui tassi di interesse sono
prodotti finanziari utilizzati dalle società per gestire il
rischio dalle fluttuazioni dei tassi di interesse o per
speculazioni finanziarie. Derivano dal livello di tassi
benchmark come il tasso interbancario Euribor o l'Eonia.
L'Euribor è calcolato giornalmente dalle informazioni inviate da
un panel di banche in teoria in maniera indipendente fra loro.
Le indagini della Commissione hanno però accertato che c'era un
cartello, in atto fra il settembre 2005 e il maggio 2008, nel
quale erano coinvolte sette banche (Barclays, Crédit Agricole,
HSBC, JPMorgan Chase, Deutsche Bank, RBS and Société Générale).
I trader delle banche erano in contatto regolare fra loro
attraverso chat aziendali o servizi di messaggeria istantanea
allo scopo di distorcere il normale corso di fissazione dei
prezzi per i derivati sui tassi in euro. In questo modo
manipolavano il tasso a seconda delle loro esigenze sul trading
o sulle politiche di prezzi.