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Eurogruppo, oggi lʼincontro decisivoFitch: "Default Grecia probabile"

Niente accordo ma si continua a trattare. Il premier greco risponde alla "ultima offerta" di Jean-Claude Juncker per evitare in extremis il default con una controproposta. Fitch taglia il rating

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-afp

Niente accordo tra Grecia e creditori ma si continua a trattare. L'Eurogruppo straordinario, convocato in fretta per discutere la richiesta di Tsipras per negoziare un terzo salvataggio, respinge la proposta ma si aggiorna a mercoledì mattina. Si aspetta una nuova bozza che Atene si sarebbe impegnata a inviare. Intanto l'agenzia Fitch taglia il rating greco: "Default probabile". Fmi conferma: "Atene non ha pagato".

L'Eurogruppo straordinario, convocato in fretta in teleconferenza per discutere la richiesta di Tsipras di tempi supplementari per negoziare un terzo salvataggio, respinge la richiesta ma si aggiorna a mercoledì.

Nuova proposta di Atene? - Atene, infatti, si sarebbe impegnata a inviare una nuova proposta. Il dialogo non si interrompe, anche se non sono mancati toni aspri e la sfiducia reciproca tra i protagonisti del negoziato. Da mercoledì la Grecia sarà ufficialmente senza un programma di aiuti a sostenerla e in arretrato verso il Fmi, a meno che non otterrà una dilazione del pagamento degli 1,7 miliardi di euro. Il 20 luglio, poi, Atene dovrà rimborsare 3,4 miliardi alla Bce, con le casse del governo quasi completamente vuote.

L'ultima offerta di Tsipras - Prima di allora, Tsipras vorrebbe negoziare un terzo piano, che comprenda anche un accordo per il taglio del debito. Ma la Merkel esclude che tale trattativa possa avvenire prima del referendum del 5 luglio. L'ultima offerta che Tsipras ha inviato ai creditori, cercando un accordo dell'ultimo minuto che scongiurasse la scadenza di mezzanotte dell'attuale piano di aiuti, era molto distante dall'ultima proposta di mediazione del presidente Jean Claude Juncker. Il premier chiedeva, infatti, un nuovo prestito Esm per due anni e una ristrutturazione del debito verso il fondo Efsf. Due richieste che rompono praticamente due tabù europei. Per questo l'Eurogruppo l'ha respinta dopo appena un'ora di confronto. Non c'erano nemmeno i tempi tecnici per un'estensione dell'attuale piano, fanno sapere i ministri.

La proposta di Juncker, invece, restava dentro i confini del programma attuale, per sbloccare gli aiuti ancora rimasti, cioè 1,8 miliardi del fondo Efsf più i 10,9 del fondo per la ricapitalizzazione delle banche elleniche. Soldi che dopo martedì notte "non saranno più disponibili", fa sapere il fondo guidato da Klaus Regling.

Con la scomparsa del secondo programma di aiuti, la speranza di Tsipras è che l'Ue apra subito al negoziato sul terzo pacchetto, che seppellisca per sempre l'odiato Memorandum legato agli accordi precedenti. La Merkel, però, frena le aspettative greche: "Berlino non prenderà in considerazione l'ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell'esito del referendum di domenica prossima".

La cancelliera, che finora non ha mai voluto fare né concessioni sul debito né discussioni sul terzo pacchetto, lascia comunque la porta aperta: "Naturalmente anche dopo mezzanotte non taglieremo fili del dialogo, o non saremmo l'Unione europea", ha detto in una conferenza stampa a Berlino. Il suo ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, rassicura anche sulle conseguenze di un eventuale vittoria del 'no' al referendum: "Non sarebbe una Grexit", ha detto, ribadendo la linea di difesa della zona euro scelta da Berlino.

Pressing Usa - Ma il pressing sulla trattativa non è ad una sola direzione. Dagli Usa, ad esempio, Obama chiede di continuare la trattativa. E non sono solo parole: il segretario al Tesoro, Jack Lew ha chiamato molti i colleghi europei per convincerli ad aprire uno spiraglio ad Atene. Serve un compromesso, ha ripetuto a tutti.

L'Ue, comunque, non sembra disposta per il momento ad abbandonare la Grecia. Anche il premier Matteo Renzi ha sentito al telefono Tsipras. Se si trovasse un'intesa prima del 5 luglio, fanno sapere fonti europee, Atene potrebbe anche ritirare il referendum o schierarsi a favore, come le ha chiesto in cambio Juncker consegnando la sua ultima offerta. Intanto mercoledì l'Eurogruppo aspetta una nuova proposta di Atene, e discuterà del piano di riforme a corredo del terzo pacchetto che chiede. Il piano è ora all'esame della Commissione.

Grecia declassata - Fitch ha declassato la Grecia da "CCC" a "CC". Lo ha affermato la stessa agenzia di rating in una nota, sottolineando che un default sul debito in mano ai creditori privati a questo punto è probabile. "La rottura delle trattative fra il governo greco e i suoi creditori ha significativamente aumentato il rischio che la Grecia non sia in grado di onorare i suoi obblighi nei prossimi mesi, inclusi i bond in mano ai creditori privati", ha sottolineato Fitch, prevedendo una contrazione dell'economia della Grecia dell'1,5% quest'anno.

Fmi: "Atene non ha pagato" - Il pagamento della Grecia, come anticipato dallo stesso governo di Atene, in scadenza non è arrivato. La conferma ufficiale arriva dall'Fmi, che sottolinea come ora Atene non potrà ricevere nuovi finanziamenti fino a che non avrà pagato gli arretrati.