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Draghi striglia la Germania: "Obbediamo alla legge, non ai politici"

Il numero uno della Bce lascia i tassi dʼinteresse allo 0% e si toglie qualche sassolino: "Non incolpare sempre noi". Merkel: "Legittimo parlare di tassi"

La Bce lascia invariati i tassi, con il principale allo 0%, e il suo presidente, Mario Draghi, difende il proprio operato dalle critiche della Germania.

"I vertici della Bce obbediscono alle leggi, non ai politici. Lavoriamo per l'Eurozona, non per Berlino", dichiara in risposta alle parole pronunciate da alcuni esponenti del governo della Merkel. E ai fondi tedeschi, critici per i bassi rendimenti, replica: "Non potete incolpare sempre la Bce".

"Un dibattito educato, ancorché acceso, sarebbe il benvenuto ma le critiche di un certo tipo potrebbero apparire come in grado di mettere in pericolo l'indipendenza della Bce - aggiunge il governatore -. Continueremo con le misure che giudichiamo adeguate".

Se fosse necessario, la Bce sarebbe "pronta a utilizzare tutti gli strumenti concessi dal suo mandato" per la stabilità dell'Eurozona, spiega ancora Draghi, aggiungendo che il consiglio di Francoforte "si aspetta tassi ai livelli attuali, o inferiori, ancora a lungo". E aggiunge: "La nostra politica monetaria è l'unica che negli ultimi 4 anni ha sostenuto la crescita".

Merkel: Bce indipendente ma legittimo discutere tassi - La Bce è indipendente nelle sue decisioni di politica monetaria, ma è legittimo per i tedeschi discutere del basso livello dei tassi di interesse. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, a margine di un evento in Olanda - riferisce Bloomberg - aggiungendo che la politica monetaria non può risolvere tutti i problemi.