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Def: percorso di crescita resiste, deficit sotto controllo

Per il ministro Padoan una delle priorità è "mettere il Paese in sicurezza andando al di là della necessaria ricostruzione delle zone colpite dal terremoto"

Traiettoria del Pil ancora in crescita, ma con una netta sforbiciata rispetto alle previsioni di primavera, deficit in calo, ma con la possibilità di ampliare i margini (0,4%) grazie alle "circostanze eccezionali", debito che aumenta ancora, imboccando la discesa solo nel 2017 (da 132,8% a 132,5%).

Sono questi i dati salienti della Nota di aggiornamento al Def, pubblicata dal ministero del Tesoro.

"Fase 3" della spending review e lotta all'evasione - La leva del deficit servirà a rilanciare gli investimenti, vero motore della crescita. Ma la prossima legge di Bilancio sarà finanziata anche grazie alla "fase 3" della spending review e all'intensificarsi delle strategie per la lotta all'evasione. Il governo nella nota di aggiornamento al Def certifica una crescita "più lenta di quanto desiderato", come scrive in premessa il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, e che andrà stimolata con una manovra espansiva.

Stime che vengono validate, per ora nel solo quadro tendenziale, dall'Ufficio parlamentare di bilancio per quest'anno e il prossimo ma che traballano per il biennio successivo per "la presenza di rilevanti fattori di rischio negativo" sia sulla crescita che sull'inflazione. "Ciò induce preoccupazione sull'effettiva realizzabilità delle previsioni stesse".

Sfruttare gli spazi di indebitamento per favorire la crescita e mettere il Paese in sicurezza - La scelta di sfruttare ancora una volta gli spazi di indebitamento servirà non solo a portare gli investimenti a un aumento in media del 2,3% ma che consentirà all'esecutivo di rispondere all'esigenza prioritaria di rimettere il Paese in sicurezza, andando al di là "della necessaria ricostruzione delle zone colpite dal terremoto" di fine agosto. Altra "circostanza eccezionale", che consente al governo di poter sfruttare l'arma del deficit ma "nel rispetto delle regole" europee, quella dell'emergenza migranti per la quale, scrive Padoan, andranno comunque trovate "risposte migliori" a livello europeo.

Rafforzamento degli incentivi fiscali per il settore privato - Con la prossima legge di bilancio, ribadisce il governo, saranno bloccati gli aumenti Iva scritti come clausole di salvaguardia. Ma per farlo, e rispettare contemporaneamente l'obiettivo del 2% di deficit, sarà necessaria "una manovra pari allo 0,5% del Pil", circa 8 miliardi, basata su spending review e "misure volte a recuperare base imponibile e ad accrescere la fedeltà fiscale". Il menu delle misure, che sarà definito nelle prossime due-tre settimane, conterrà un "potenziamento degli investimenti infrastrutturali e ambientali" oltre a un "rafforzamento degli incentivi fiscali per il settore privato".

Pensioni e sostegno alle famiglie - Nel documento il governo promette anche attenzione al sociale, come ribadito in tv da Padoan, non solo con il pacchetto pensioni ma anche con il "rafforzamento delle misure per il sostegno alle famiglie".

Il debito inizierà a ridursi solo nel 2017 - Nota dolente rimane quella del debito, che inizierà a ridursi solo dal prossimo anno (al 132,5% dal 132,8%). Un dato che, comunque, secondo l'esecutivo non rappresenta una deviazione "rilevante" dal percorso delineato in precedenza che pure è rivisto, anche se mantiene l'obiettivo del pareggio nel 2019. Anche il deficit strutturale, "osservato speciale" da Bruxelles, resterà invariato nel 2017 all'1,2%. Pure questa non è valutata come una deviazione rilevante, nonostante la Ue chiedesse uno sforzo maggiore già prima della revisione delle stime.

Privatizzazioni - Anche Il processo di privatizzazioni resta comunque confermato, seppure con un target rivisto: quest'anno ci si fermerà allo 0,1% del Pil (grazie alla cessione di Enav) mentre dall'anno prossimo, condizioni dei mercati permettendo, si ripartirà col target dello 0,5% l'anno.