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Crisi, la ripresa passa dal rilancio della mobilità: ecco la ricetta Metropolitana

Le grandi Città Metropolitane elaborano la loro strategia per il Paese, a cominciare dalla richiesta di una governance che attribuisca loro poteri e risorse per una pianificazione strategica

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Il rilancio economico passa attraverso un potenziamento di reti e mezzi di trasporto, una maggiore velocità di collegamenti e una connettività aerea intercontinentale sempre più efficiente. E' il messaggio uscito dalla Mobility Conference 2015, ospitata dalla sede milanese di Assolombarda, dove è stato presentato il nuovo Manifesto delle Città Metropolitane italiane, Milano in testa, che chiedono di istituire la governance metropolitana per costruire un vero e proprio piano verso la ripresa.

Manifesto per un nuovo rilancio - Il riconoscimento delle Città Metropolitane come propulsori delle economie nazionali è una grande occasione, dice il Manifesto, per mettere in moto nuove attività e imprese, per stimolare le energie del territorio e per realizzare sistemi di sviluppo coordinati e condivisi in vista di una sfida comune per la crescita. La Rete a cui la Mobility Conference fa riferimento è costituita da 10 associazioni confindustriali delle aree metropolitane: Assolombarda, Confindustria Bari e Barletta, Andria, Trani; Confindustria Firenze; Confindustria Genova; Confindustria Reggio Calabria; Confindustria Venezia; Unindustria bologna; Unindustria - Unione degli industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo; Unione degli industriali della provincia di Napoli; Unione industriale Torino: tutti punti di riferimento insostituibili che rappresentano il motore economico del Paese.

Governo Metropolitano - Tutte insieme, le Città lanciano ora il tema del governo metropolitano, chiedendo il trasferimento ai nuovi enti delle funzioni amministrative di competenza e le risorse per un ruolo realmente efficace.

La sfida della mobilità - E' in questo quadro che si inserisce il ruolo chiave della mobilità, soprattutto nel territorio che fa capo a Milano, come ha sottolineato il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca. "Tutti insieme, politica e imprese - ha detto - indichiamo alcune opere prioritario per la Città Metropolitana di Milano: il completamento dell'autostrada Torino-Milano e della Pedemontana, il potenziamento delle direttrici ferroviarie a nord di Milano di connessione a Malpensa e ai valichi alpini, il potenziamento del trasporto pubblico locale e delle metropolitane milanesi".

Interventi urgenti, ha spiegato Rocca, perché urgente è che Milano si muova al passo delle altre grandi città europee. Se sotto la Madonnina la velocità media urbana di superficie dei mezzi pubblici si ferma a 19 km l'ora, a Lione si viaggia a 25, a Monaco a 27, a Barcellona a 30. Mentre abbiamo 68 km di metro e ferrovie suburbane per milione di abitanti a Milano, ne abbiamo 182 a Monaco. E su strade e autostrade il tempo di viaggio tra le ore di punta e quelle normali sale del 27%. Tutti numeri che dicono l'urgenza di interventi proprio sul fronte della mobilità.

Muoversi nei cieli - Milano ha molto da recuperare anche sul fronte della connettività aerea intercontinentale, secondo Rocca, secondo cui "fatto cento il valore registrato da Londra, Milano si attesta a 24 contro 46 di Monaco e 93 di Francoforte. E per accessibilità di un aeroporto verso gli altri scali, Malpensa si posiziona solo al 28esimo posto nel mondo.

Le tre sfide di Assolombarda - Una serie di limitazioni da cercare da superare con una precisa strategia che, dice il numero uno di Assolombarda, passa attraverso tre proposte. No a qualsiasi ridimensionamento di Linate perché sbaglia chi crede che "limitare Linate serva a reggere meglio Malpensa, come se il traffico si spostasse per vasi comunicanti e non per costi-opportunità". Sì a nuovi accordi bilaterali per Malpensa perché "le attuali norme europee e internazionali vanno rese più flessibili. Vanno moltiplicati accordi come quello recentissimo con la Cina, che prevede sin da quest'anno la possibilità di incrementare voli e città servite di entrambi i Paesi". Infine, serve una regia agli scali lombardi, aprendo al mercato l'azionariato Sea. "Razionalizzazione delle destinazioni e dell'attrattività verso le compagnie estere, specializzazione del traffico servito per segmenti e valore aggiunto di servizi offerti, remuneratività degli investimenti necessari, priorità delle connessioni rispetto agli assi autostradali e ferroviari si realizzano meglio attraverso compagini societarie coordinate nella gestione degli scali. In quest'ottica va avviata la privatizzazione di Sea: investitori istituzionali di settore potrebbero accompagnare e affiancare il potenziamento della presenza di alcune grandi compagnie europee. Ed estendere a Orio un forte coordinamento delle specializzazioni di traffico con Linate e Malpensa".

Expo e Nexpo - Infine, Rocca ha sottolineato il contributo di Assolombarda a Expo 2015 e rilanciato il progetto Nexpo per utilizzare l'area nel post-evento. Assolombarda propone la creazione di un nuovo polo dell'innovazione e della scienza, un laboratorio di idee e tecnologie all'avanguardia, un centro di attrazione internazionale di investimenti, talenti, imprese, da realizzare attraverso una partnership pubblico-privata. Un progetto, secondo Rocca, "del tutto compatibile con l'idea lanciata dall'università Statale di Milano di trasferire all'interno dell'area una parte del suo campus. Ed è compatibile con la giusta esigenza di mantenere verde un'elevata parte dell'area". L'importante, esorta Rocca, è scegliere subito.