FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Crisi, la Francia dice no all'austerity "Basta sacrifici, sotto il 3% nel 2017"

Il ministro dellʼEconomia Sapin dice sì alla serietà di bilancio, ma in funzione del rilancio. "Stop alle misure restrittive" volute dallʼUe. La Merkel ribatte: "Non cʼè crescita senza finanze solide"

un euro,soldi
ansa

"Non chiederemo ulteriori sforzi ai francesi, perché il governo adotta la serietà di bilancio per rilanciare il Paese, ma rifiuta l'austerità".

Lo ha detto il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin. Confermato il ritocco al rialzo delle stime del deficit, al 4,4% del Pil per il 2014 e 4,3% per il 2015, con il passaggio sotto il 3% solo a fine 2017.

Sapin ha annunciato che Parigi, gravata da un debito che ha superato la soglia dei 2mila miliardi di euro, continuerà anche nel 2015 il programma di taglio della spesa pubblica, con 7,7 miliardi di risparmi sui costi dello Stato e dei suoi operatori.

La spesa pubblica transalpina scenderà così dal 56,5% del Pil nel 2014 al 56,1% nel 2015, per poi continuare a scendere (55,5% nel 2016 e 54,5% nel 2017). Tuttavia, il pareggio di bilancio arriverà solo nel 2019 e non nel 2017, come previsto dall'ultima manovra finanziaria.

La Merkel: "I Paesi facciano i loro compiti" -

Immediata la replica, pur indiretta, del cancelliere tedesco Angela Merkel. Secondo la quale "Non siamo ancora al punto in cui si possa dire che la crisi è alle nostre spalle", ragion per cui "i Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere" e ricorda che il Patto di stabilità e crescita "si chiama così perché non può esserci crescita sostenibile senza finanze solide".