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Crisi, lʼOcse rivede al rialzo le stime del Pil dellʼItalia: +0,6% nel 2015

Primi segnali di ripresa con le richieste di cassa integrazione che crollano del 36,4% rispetto al 2014. Male invece lʼexport: secondo lʼIstat è calato del 4,2% a gennaio

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L'Ocse rivede al rialzo, rispetto all'outlook di novembre, le stime di crescita per i tre big dell'Eurozona: Italia, Francia e Germania. Per Roma prevede un Pil in crescita dello 0,6% nel 2015, 0,4 punti percentuali in più della vecchia stima, e dell'1,3% nel 2016 (+0,3 punti). Per l'Eurozona, invece, la stima della crescita è dell'1,4% quest'anno e del 2% nel 2016.

Per la Germania, le stime di crescita dell'Ocse sono riviste a +1,7% per il 2015 e +2,2% per il 2016, rispettivamente 0,6 e 0,4 punti in più rispetto all'outlook di novembre, e per la Francia a +1,1% e +1,7%, 0,3 e 0,2 punti in più.

Il ritocco, precisa l'Ocse, è legato principalmente a "prezzi del petrolio più bassi" e al "quantitative easing intrapreso dalla Bce". Questi fattori, scrive l'organizzazione, "forniscono un'opportunità, di cui c'era molto bisogno, per l'eurozona di evitare un periodo prolungato di redditi reali stagnanti ed inflazione eccessivamente bassa.

"Piano Juncker opportunità per catalizzare gli investimenti" - "Il Piano Juncker fornisce un'importante opportunità per catalizzare l'investimento privato usando il supporto pubblico nell'ambito degli attuali vincoli di bilancio. Agendo insieme, i Paesi Ue possono avere un impatto maggiore sulla domanda e portare avanti progetti di investimento con rendimenti elevati", scrive l'Ocse nel suo Interim assessment.

"La crescita migliora, ma non basta per dell'occupazione" - Le prospettive di crescita globale "appaiono leggermente migliori" di quanto previsto nell'outlook di novembre del 2014, ma a medio termine restano "moderate" e "troppo basse per ristabilire e attivare il mercato del lavoro". L'Ocse sottolinea che su questo scenario pesa "un crescente rischio di instabilità finanziaria" legato a "inflazione e tassi d'interesse bassi in modo abnorme".

"Ritmo ottimale per riforme italiane, ci sono opportunità" - "L'Italia è passata da uno stallo sulle riforme a un passo ottimale di riforme, e per questo siamo più positivi sulle prospettive future", ha dichiarato il capo economista dell'Ocse, Catherine Mann, a margine di un punto stampa. Per il Paese "ci sono opportunità" anche grazie a un contesto migliore, ha aggiunto.

Inps: "Cig febbraio -36,4% sul 2014" - Nel mese di febbraio sono state autorizzate complessivamente 58,9 milioni di ore di cassa integrazione guadagni, con una diminuzione del 36,4% rispetto a febbraio 2014 (quando le ore erano state 92,5 milioni). Rispetto al mese di gennaio, invece, i dati destagionalizzati evidenziano un aumento del 7,1%. Lo comunica l'Inps, precisando che a gennaio 2015 le domande sono state 184.941, il -23,4% rispetto al gennaio 2014.

Crolla l'export, Istat: "-4,2% a gennaio" - Le esportazioni a gennaio diminuiscono del 4,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e del 2,5% rispetto a dicembre. Lo comunica l'Istat che rileva, per le importazioni, un calo sempre del 4,2% rispetto all'anno precedente e un aumento dell'1% rispetto al mese precedente. Il saldo della bilancia commerciale è positivo per 219 milioni.