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Boom delle imprese di stranieri: sono 335.000, una ogni 10

Il dato arriva da Unioncamere che sottolinea come per le società individuali straniere ci sia stata una crescita di 23mila unità mentre quelle degli italiani hanno perso 11mila unità

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Le ditte individuali costituite da cittadini extracomunitari hanno raggiunto nel 2014 quota 335mila (+7%) superando il 10% del totale delle imprese individuali italiane (3,2 milioni). Il dato arriva da Unioncamere che sottolinea come per le ditte individuali straniere ci sia stata una crescita di 23mila unità mentre quelle degli italiani hanno perso 11mila unità. Le ditte straniere più numerose sono quelle marocchine, seguite da quelle dei cinesi.

Cinesi leader nel manifatturiero - L'indagine trimestrale condotta da Unioncamere/ InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio segnala che le aziende individuali di cittadini stranieri provenienti dalla Cina sono presenti soprattutto nella manifattura (16.000), in particolare tessile e concentrata in Toscana ma in forte crescita anche tra i parrucchieri e nelle attività di servizio alla persona.

Si conferma la forte presenza egiziana nella ristorazione (2.500, secondi dopo i cinesi) e degli albanesi nelle costruzioni (oltre 23.000, primi nel settore). Nel commercio le imprese di persone provenienti dal Marocco sono 47.277 seguite dalle 19.294 di cittadini cinesi. I cittadini del Bangladesh sono in cima alla graduatoria delle imprese straniere nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese mentre nella ristorazione gli egiziani si piazzano dietro ai cinesi con 2.501 imprese (5.609 quelle di cittadini cinesi).

Il primato della crescita va al Bangladesh - In valori assoluti, il primato della crescita spetta però al Bangladesh che, con un aumento di 4.900 imprese, supera le 25.000 imprese individuali (+24%), fortemente concentrate nei servizi alle imprese (call center, copisterie, ecc.).

Iscrizioni/cessazioni, saldo positivo per gli stranieri - Le iscrizioni delle imprese guidate da cittadini extra Ue sono state 48.2444 a fronte di 25.174 cessazioni (saldo positivo per 23.070 unità) mentre le cessazioni delle ditte individuali di italiani (213.587) sono state superiori alle iscrizioni (178.109) con un saldo negativo di 35.478 (migliore comunque del saldo negativo 2013 che superò le 51mila unità). Le ditte di marocchini sono oltre il 19% del totale delle imprese straniere mentre quelle di cittadini cinesi sono il 14% del totale.

Prato la provincia con più ditte straniere - La provincia nella quale le imprese guidate da stranieri sono più diffuse è Prato con 6.718 aziende (il 39,89% del totale delle aziende sul territorio) seguita da Milano (27.804, il 22,1% del totale), Firenze (10.210, il 19,23% del totale), Reggio Emilia (il 18,93%) e Roma (il 17,85%). La provincia italiana con meno imprese guidate da stranieri è Enna con 184 imprese e l'1,67% del totale.