I tempi cambiano e anche la televisione si evolve.
Ne è convinto Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, che in una intervista a tutto campo rilasciata a "Sette", il magazine del Corriere della Sera, ha affermato: "è arrivato il momento della rivoluzione per la tv".
"Da anni se ne parla. Il momento è arrivato. Internet, satellite, digitale terrestre, le nuove modalità on demand: il destino di un'azienda di media è moltiplicare sempre di più l'offerta".
Sulla nuova "agenzia centrale" giornalistica a Mediaset, ha poi precisato che "L'autonomia dei singoli Tg verrà enfatizzata. L'agenzia sarà un potenziamento delle nostre news con in più l'ambizione di far nascere un progetto tutto nuovo: il nostro canale all news in partenza entro il 2010". In un'intervista a tutto tondo, ha parlato anche del primo sciopero nella storia di Mediaset, dovuto all'assegnazione a una ditta esterna di trucco e sartoria, e di Sky, il principale concorrente dell'azienda televisiva.
Se da un lato ha assicurato che "nessuno perderà il posto", dall'altro ha ammesso che Murdoch "è un concorrente tostissimo, per grandezza e capacità. Ma guai se dovesse diventare una guerra. Anche se il rischio c'è: le mosse più aggressive le hanno compiute loro a Sky. Il loro motto e' 'competition trough litigation' (competizione attraverso il litigio)".