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Alfa, Fiat non ritira trasferimenti

I lavoratori di Arese andranno a Torino

Sull'Alfa Romeo di Arese, probabilmente, calerà il sipario e gli ultimi 232 lavoratori saranno trasferiti a Torino.

La Fiat non ha accolto la richiesta dei sindacati di ritirare la procedura di trasferimento del personale del centro stile progettazione della provincia di Milano. Lo afferma Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai Cobas.

Di fatto si configura la chiusura del Centro stile e progettazione a cui seguirà quella di Powertrain col trasferimento anche del call center e quindi l'abbandono definitivo - temono i sindacati - dell'Alfa Romeo di Arese.

Insomma con questo no del Lingotto si potrebbe scrivere l'ultimo capitolo di una storia iniziata quasi mezzo secolo fa e che negli ultimi anni si è incrinata, vedendo un esodo interminabile: oltre 1.000 dipendenti all'anno persi per razionalizzare i costi.

E' il bilancio dell'Alfa Romeo di Arese, aperto agli inizi degli anni '60, passata dall'Iri alla Fiat nel 1986, alla fine di un controverso testa a testa con la Ford per la conquista della casa lombarda, con l'obiettivo di salvaguardare l'italianità del marchio.

Al momento del cambio di proprietà, secondo le cifre fornite dai sindacati, Arese contava 16.000 dipendenti, che si sono ridotti a poco più di 300, tutti in cassa integrazione, nel 2008, e a poco più di 200 nel 2009, che potrebbe essere l'ultimo vero anno di permanenza del marchio nel territorio in cui nacque nel 1910: Milano.

Dopo pochi mesi - ricorda un sindacalista - la Fiat chiuse la divisione Sistemi Informativi, licenziando 500 persone per fermare definitivamente fonderia e forgia (altri 1.000 licenziati) nel giro di un anno.

Nel 1994, dopo l'uscita di scena dell'Alfa 75 - per molti l'ultima vera Alfa Romeo per l'originale schema meccanico a trazione posteriore - i licenziati furono 3.200.

Altre tappe del progressivo smantellamento di una fabbrica che nel 1982 contava 19.000 dipendenti con 650 auto al giorno prodotte sono il 1997, con il pensionamento dell'Alfa 164 e il 1998, con la chiusura del reparto verniciatura e montaggio con la morte di Spider e Gtv. Allora lo stabilimento contava già meno di 4.000 persone e nel 2003 ne perse quasi la metà con lo stop della Multipla a Metano (Vamia).

Nel 2005 è saltato il motore a 6 cilindri, l'ultima linea di produzione sopravvissuta alla potatura, di cui è stata costituita una scorta per equipaggiare la Lancia Thesis, già destinata al pensionamento.

Oggi le Alfa Romeo vengono prodotte nelle altre fabbriche Fiat. "La produzione del 2008 si è attestata a 92.000 unità - commentano i sindacati - contro le 200.000 del 1986".