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Ue: "L'Italia ora proceda con le riforme"

Dopo essere uscito dalla procedura di deficit, per lʼUnione Europea il Paese deve ora affrontare le priorità: lavoro, giustizia civile, scuola e fisco

Afp

L'Italia, non più sotto procedura per deficit, deve ora assicurare un "aggiustamento" dei conti per centrare il pareggio di bilancio strutturale dal 2014 e una "diminuzione regolare dell'alto debito". E' quanto suggerisce la Ue, che indica anche la priorità nell'agenda delle riforme: lavoro, giustizia civile, scuola e fisco. Il governo di Roma, raccomanda inoltre l'Europa, deve proseguire con la spending review.

Nelle raccomandazioni Ue, che Bruxelles indirizza ogni anno a tutti i Paesi e che affrontano le loro debolezze maggiori, l'Italia deve "assicurare che il deficit resti sotto il 3% nel 2013, perseguire l'aggiustamento strutturale a un ritmo appropriato e attraverso un consolidamento favorevole alla crescita in modo da raggiungere gli obiettivi di medio termine a partire dal 2014", scrive la Commissione, che esorta anche a "realizzare i surplus primari previsti" per far scendere l'alto debito.

"Più efficienza nella pubblica amministrazione" - La seconda raccomandazione invita a rendere "più efficiente la pubblica amministrazione", e la giustizia civile, "semplificare il quadro regolamentare per cittadini e imprese limitando la durata dei processi e riducendo gli alti livelli di cause, promuovendo procedure di accordo extra-processuali". Per rafforzare la repressione alla corruzione, occorre "rivedere le regole che governano i periodi della prescrizione".

"Migliorare il credito alle imprese" - Per "migliorare il flusso del credito verso le attività produttive" la Ue invita anche a "migliorare l'accesso ai finanziamenti per le imprese", e ad agire sul "controllo della qualità degli attivi delle banche" e sulla semplificazione della "soluzione dei crediti in sofferenza nei bilanci".

"Contro disoccupazione, migliorare la formazione" - Per combattere la disoccupazione soprattutto di donne e giovani, Bruxelles chiede poi di rafforzare istruzione e formazione professionale, migliorando i servizi pubblici all'impiego e quelli di consulenza per studenti, nonché i servizi extra-scolastici per aiutare il secondo coniuge a lavorare.

"Tasse su consumi non su lavoro" - Per quanto riguarda il fisco bisognerà "spostare le tasse da lavoro e capitale verso il consumo, rivedendo il campo di applicazione delle esenzioni iva", e "riformare il sistema catastale" per rendere i dati corrispondenti ai valori di mercato. Infine, i servizi: Bruxelles chiede liberalizzazioni per aprire il mercato, dalle professioni ai servizi pubblici locali.

Rehn: "Italia ha margini molto stretti sui conti" - L'Italia ha margini ''molto stretti'' sui conti perché deve tenere il deficit sotto il 3%, e ''ha già usato la maggior parte dei margini che aveva per pagare i debiti della pubblica amministrazione": lo ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn rispondendo a chi gli chiedeva i margini dell'Italia lo stop alla procedura. "Dopo le recenti decisioni del governo italiano su alcuni aspetti della tassazione, è necessario che stabilisca delle rigide clausole di salvaguardia che possano scattare già quest'anno per assicurare che il deficit resti sotto il 3%'', ha spiegato Rehn.

Barroso: "Consolidamento diverso da Paese a Paese"
- Il consolidamento dei conti pubblici deve "andare avanti con un passo che tenga conto della situazione dei singoli Paesi". Lo ha detto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, presentando le raccomandazioni Ue e sottolineando che vanno invece rafforzati gli sforzi "per realizzare riforme strutturali".

Barroso: "Italia non si rilassi" -  "A causa del debito molto elevato non possiamo dire che l'Italia deve rallentare gli sforzi, negli ultimi mesi ha perso quote di mercato e manca ancora di competitività ma ci sono le condizioni per recuperare", ha quindi aggiunto Barroso.

Letta: "Chiusura procedura di deficit merito degli italiani" - "L'uscita del nostro Paese dalla procedura europea per i disavanzi eccessivi è motivo di grande soddisfazione. Il merito è dello sforzo sostenuto da tutti gli Italiani, che devono essere orgogliosi di questo risultato". E' quanto afferma il presidente del consiglio, Enrico Letta. "Raccogliamo il frutto del lavoro dei precedenti governi, in particolare di quello presieduto da Mario Monti, al quale va il mio personale ringraziamento" ha quindi sottolineato il premier.