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Case: i prezzi crollano del 4,6% in un anno

Secondo lʼIstat, si tratta del quinto calo consecutivo dal 2011 e del ribasso più consistente dal 2012

Ansa

Sempre più in crisi in Italia il mercato immobiliare. Secondo i dati diffusi dall'Istat, nel quarto trimestre 2012 i prezzi delle abitazioni acquistate dalla famiglie sono scesi dell'1,5% in termini congiunturali e del 4,6% sull'anno. Il calo congiunturale è il quinto consecutivo a partire da fine 2011, mentre il ribasso annuo è il più forte del 2012.

In media nel 2012 i prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie scendono del 2,7% rispetto al 2011, quando era stato registrato un aumento dello 0,8%. La flessione è dovuta alle case esistenti (-4,7%), mentre i prezzi delle nuove, seppure in frenata, restano positivi (+2,1%). Lo rileva l'Istat nelle stime, spiegando che "il calo dei prezzi si è manifestato in presenza di una diminuzione del 25,8% del numero di abitazioni compravendute registrato dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate".

Guardando ancora più indietro si scopre che la flessione annua (-4,6%) segnata nel quarto trimestre 2012 è la più consistente almeno dall'inizio del 2011, ovvero da quando sono cominciate le serie storiche relative ai confronti tendenziali. La discesa, infatti, è ancora più marcata di quella già registrata nel terzo trimestre (-3,8%).

Nel dettaglio, a livello tendenziale, l'andamento del quarto trimestre è la sintesi dell'accentuazione del calo dei prezzi delle case esistenti, in atto già dal quarto trimestre 2011 (-6,9%, dopo il -6,0% del terzo trimestre) e del rallentamento (il terzo consecutivo) nel rincaro di quelle appena uscite dal cantiere (+0,8% dopo il +1,5% del trimestre precedente). In termini congiunturali, invece, sempre secondo le stime preliminari dell'Istat, la diminuzione dei prezzi delle case, pari all'1,5%, è leggermente piu' contenuta di quella rilevata nel trimestre precedente (-1,7%). Il calo del quarto trimestre è imputabile alla diminuzione sia per le abitazioni nuove (-0,3%, la seconda flessione su base mensile dopo il -0,7% del terzo trimestre) sia per quelle presenti già da prima sul mercato (-2,2%), ormai al sesto calo consecutivo.