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Ocse, in Italia prelievo fiscale tra i più alti
Davanti a noi solo Danimarca, Francia e Belgio

Grilli: "Avanti con la guerra allʼevasione, ma senza toccare i cittadini onesti"

Ansa

In quanto a entrate fiscali, l'Italia è al top nell'area Ocse: mentre la media, secondo il rapporto annuale dell'organizzazione, si ferma al 34% del Pil nel 2011, in Italia è di quasi nove punti percentuali in più, al 42,9%. Davanti all'Italia ci sono solo il Belgio in terza posizione, la Francia e la Danimarca.

Grilli: avanti con la lotta all'evasione, ma senza toccare gli onesti
Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli intanto, intervenendo alla scuola della Guardia di finanza, sottolinea che occorre "concentrare gli sforzi dell'amministrazione finanziaria maggiormente sui soggetti protagonisti dell'evasione ed evitare il disturbo alle attività legittime e legali delle imprese più competitive".

Fisco: aggravio in venti Paesi, riduzione in sei
Il trend del rialzo riguarda comunque gran parte dei Paesi dell'Ocse dove, dopo i cali registrati nel biennio 2008-2009, con l'inizio della crisi, le casse pubbliche diventano sempre più "esigenti" con i cittadini. Considerando l'anno 2007, la media risultava ancora più elevata, al 35,1%, con l'Italia sempre ben oltre, a quota 43,2%. Nel 2010 invece il prelievo medio era al 33,8%.

Nell'ultimo anno sono venti gli Stati che hanno ritoccato al rialzo le tasse secondo gli ultimi dati, mentre soltanto sei hanno visto una riduzione. La crescita maggiore si registra in Cile, Francia, Repubblica Ceca e Germania, mentre in Ungheria, Estonia e Svezia si segnalano i cali più consistenti. 

Cile, Messico e Usa tra i Paesi meno tassati
E se anche il Cile è tra i Paesi che hanno alzato di più le tasse negli ultimi tempi, resta comunque quello con un carico fiscale ai minimi: lo Stato sudamericano occupa infatti il penultimo posto della classifica Ocse con un bassissimo 19,64%, superiore soltanto al Messico (18,85%). Al terzultimo posto figurano gli Stati Uniti con un prelievo del 24,85%, in crescita dello 0,3% sul 2010. Il fisco più "pesante" è in Danimarca, con una incidenza pari al 47,6% del Pil. Rispetto all'inizio della crisi, nel 2007, spicca il calo significativo del prelievo fiscale in Spagna, sceso dal 37,3% al 31,6%.

Gurria: "Più tasse per risanare le finanze"
"Questo aumento delle entrate fiscali nel 2011 sostiene gli sforzi di risanamento delle finanze pubbliche in molti Paesi", commenta il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria. "Tuttavia, se i Paesi dell'Organizzazione intendono perseguire queste strategie a lungo termine con successo, l'aumento del gettito fiscale deve andare di pari passo con gli sforzi per ripristinare a lungo termine le prospettive di crescita, rafforzare l'attività economica e creare posti di lavoro."