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Draghi: "Faremo di tutto per salvare l'euro"

"LʼUnione è molto più forte di quanto si pensi. Progressi straordinari negli ultimi mesi. Arriveremo alla condivisione della sovranità nazionale e possiamo sconfiggere la speculazione"

Ap/Lapresse

"L'area euro è più forte di quanto non le venga riconosciuto". Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, a Londra per la Global Investment Conference. "Negli ultimi sei mesi l'area euro ha mostrato progressi straordinari", ha aggiunto. La moneta unica "è irreversibile e la Bce è pronta a fare tutto il necessario" per salvarla. "Ed è impossibile - ha sottolineato il numero uno dell'Eurotower - che un Paese esca dall'euro".

L'Eurozona "ha bisogno di più unione", ha detto ancora il numero uno dell'Eurotower, in linea con le indicazioni dell'ultimo summit a Bruxelles sull'esigenza di un'unione bancaria, finanziaria e fiscale. E ha assicurato che "si arriverà alla condivisione della sovranità nazionale Ue".

La Bce, ha poi garantito Draghi, "è pronta a fare tutto quanto necessario per salvaguardare l'euro. E, credetemi, sarà sufficiente. L'Eurozona ha il potere per sconfiggere la speculazione sui mercati".

Ancora sulla forza economica e sulla solidità dell'Eurozona, Draghi ha detto che i livelli aggregati di deficit e di debito pubblico dei Paesi dell'Eurozona "sono molto più bassi di quelli statunitensi" e la coesione sociale all'interno dell'area dell'euro "è più forte che in qualsiasi altra parte del mondo".

"Impossibile che un Paese esca dall'euro"
"Non è possibile immaginare l'eventualità che un Paese esca dall'Eurozona", ha sottolineato il numero uno della Bce, mandando così segnali di fiducia ai mercati.

"Lo spread, un problema anche nostro"
Il presidente di Francoforte ha inoltre ricordato che la soluzione del problema degli spread, e quindi di rendimenti troppo elevati sul debito sovrano di alcuni Paesi dell'Eurozona, "rientra nel mandato della Bce, nella misura in cui il livello di questi premi di rischio impedisce la giusta trasmissione delle decisioni di politica monetaria" prese dalla Banca centrale.