Conti pubblici, deficit-Pil sale all'8%
Istat: "E' il dato peggiore dal 2009"
I risultati del primo trimestre 2012 hanno risentito, da un lato, dellʼaumento della spesa per interessi dovuto alla salita nel corso del 2011 dei rendimenti sui titoli di Stato e, dallʼaltro, del calo delle entrate causato dallʼandamento negativo dellʼeconomia
Nel primo trimestre del 2012 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stato pari all'8% del Pil, in crescita rispetto al 7% del corrispondente trimestre del 2011. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del dato peggiore dal 2009. Nel dettaglio, nei primi tre mesi del 2012, le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dell'1,3%, mentre le entrate sono diminuite dell'1%.
Il saldo corrente (risparmio) è stato
pari a -21.952 milioni di euro (era stato -17.120 milioni di
euro nel corrispondente trimestre dell'anno precedente), con
un'incidenza sul Pil di -5,8%.
Nel primo trimestre 2012 le uscite totali sono aumentate,
in termini tendenziali, dell'1,3%. Le uscite correnti - rileva
ancora l'Istat - sono cresciute del 2,6%, mentre quelle in
conto capitale sono diminuite del 19,9%. Le entrate totali nel
primo trimestre del 2012 sono diminuite, in termini
tendenziali, dell'1,0%. Le entrate correnti sono diminuite
dello 0,2%.
I risultati del primo trimestre 2012 hanno risentito, da un
lato, dell'aumento della spesa per interessi dovuto alla salita
nel corso del 2011 dei rendimenti sui titoli di Stato e,
dall'altro, del calo delle entrate causato dall'andamento
negativo dell'economia.