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Bce: "Dalle banche credito sempre più difficile
Tanti i casi di rifiuto di prestito alle imprese"

Negati i finanziamenti al 13% delle richieste delle pmi. E la disoccupazione continua a crescere

Afp

La situazione finanziaria delle piccole e medie imprese nell'Eurozona "è deteriorata fra ottobre e marzo, con una disponibilità di finanziamento esterno ridotta".

E' quanto scrive la Bce, per la quale "aumentano i casi di rifiuto delle richieste di prestiti bancari" con una politica degli istituti "assai prudente". Peggiora anche il mercato del lavoro che "continua a indebolirsi": il tasso di disoccupazione a marzo ha raggiunto il 10,9%.

"I dati sulla moneta e sul credito fino a marzo confermano che le condizioni finanziarie si sono sostanzialmente stabilizzate e dunque, in linea con quanto si prefiggevano le misure dell'Eurosistema, che è stata evitata una correzione brusca e disordinata dei bilanci degli enti creditizi", scrive la Bce nel suo bollettino mensile.

"A tale riguardo - continua - i risultati dell'indagine sul credito bancario di aprile indicano che l'inasprimento netto dei criteri applicati dalle banche dell'area dell'euro per la concessione di prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie è diminuito in misura notevole nel primo trimestre dell'anno rispetto a fine 2011, anche per effetto del miglioramento delle condizioni di finanziamento delle banche".

Domanda di credito modesta fino a marzo. E al 13% del banche dicono no


Dall'indagine della Bce emerge inoltre che la domanda di credito è rimasta modesta nel primo trimestre del 2012, rispecchiando la debolezza dell'attività economica e il processo di aggiustamento dei bilanci in corso nei settori non finanziari. Occorrerà del tempo affinché le misure non convenzionali dell'Eurosistema esplichino appieno i loro effetti favorevoli e abbiano ricadute positive sulla crescita dei prestiti quando si registrerà una ripresa della domanda. Facendo invece un bilancio dei dati raccolti fra ottobre 2011 e marzo 2012, la Bce rileva un peggioramento del credito alle piccole e medie imprese, che appunto sembra poi essersi attenuato in aprile.

"Per quanto riguarda l'esito effettivo delle richieste di prestiti bancari da parte delle pmi nel periodo ottobre 2011-marzo 2012 - si legge nel bollettino - il 13% delle pmi ha dichiarato di essersi vista rifiutare il credito richiesto (in rialzo dal 10% della precedente rilevazione)". Si tratta della percentuale più elevata dopo il massimo del 18% della seconda metà 2009, e segnala pertanto la presenza di vincoli per quanto riguarda l'accesso delle pmi ai prestiti bancari nel periodo indicato.

Sempre più deboli i mercati del lavoro


E non migliora neanche la situazione dei mercati del lavoro, che nell'area euro, scrive ancora la Bce, continuano a indebolirsi. Gli esperti dell'Eurotower osservano infatti che l'occupazione è diminuita nella seconda metà del 2011 a fronte di un nuovo aumento del tasso di disoccupazione. "I dati delle indagini - dice il rapporto - segnalano ulteriori sviluppi negativi nel prossimo futuro. L'occupazione è calata dello 0,2% sul periodo precedente, sia nel terzo sia nel quarto trimestre del 2011, dopo una crescita positiva nei primi due trimestri dell'anno".

A livello settoriale, gli ultimi dati sul numero di occupati indicano una brusca flessione nelle costruzioni rispetto al trimestre precedente, mentre nell'industria in senso stretto e nei servizi le flessioni sono state meno evidenti. In marzo, continua il bollettino, il tasso di disoccupazione si è collocato al 10,9%, con un incremento di 1 punto percentuale rispetto all'aprile del 2011, quando ha cominciato nuovamente a salire. Gli indicatori delle indagini segnalano all'inizio del secondo trimestre del 2012 il perdurare dell'andamento negativo dell'occupazione, sia nell'industria sia nei servizi. Per il 2012 la Bce prevede un tasso di disoccupazione all'11%, in rialzo di ben quattro decimi rispetto alle precedenti proiezioni di febbraio.