FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ape, superato il tetto delle 60mila domande per le pensioni anticipate

Solo una richiesta su quattro arriva da una donna. Quasi 40mila istanze per lʼindennità "social" e oltre 26mila per i lavoratori precoci. Lombardia in pole position

Ape, superato il tetto delle 60mila domande per le pensioni anticipate - foto 1
ansa

Sono state presentate 66.409 domande per accedere all'Ape social e al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci.

Lo fa sapere l'Inps, comunicando i dati definitivi delle istanze inoltrate entro la scadenza di sabato 15 luglio. L'Istituto spiega che sono arrivate 39.777 richieste per l'indennità di Ape social e 26.632 per i lavoratori precoci. E' stato quindi superato il tetto previsto per quest'anno, pari a 60mila unità.

Solo una domanda su quattro arriva dalle donne - Tra le richieste di pensione anticipata la componente maschile è quella dominante: meno di una su quattro è stata infatti presentata da una donna, per la precisione il 23,2% (15.400 su 66.409), secondo i numeri dell'Inps. "Per quanto riguarda la distribuzione per genere, le donne - spiegano all'Istituto di previdenza - che hanno presentato la domanda per la certificazione per l'Ape sociale sono state 11.668, contro i 28.109 uomini. Le domande per la certificazione per lavoro precoce, invece, sono state presentate da 22.900 uomini e da 3.732 donne".

Più richieste dalla Lombardia - Il maggior numero di domande, dicono ancora all'istituto previdenziale, arriva dalla Lombardia (11.048), seguita dal Veneto (6.701), dalla Sicilia (5.608), dal Piemonte (5.568), dall'Emilia Romagna (4.865), dal Lazio (4.594) e dalla Toscana (4.566). I lavoratori in top position per le richieste sono i disoccupati con 34.530 domande, seguiti dagli addetti alle mansioni difficoltose, che arrivano a 15.030.

A chi va la pensione anticipata - L'Ape social viene riconosciuta a disoccupati e disabili con almeno 63 anni di età e 30 di contributi e con ammortizzatori sociali esauriti. Gli anni di contributi salgono a 36 per chi svolge lavori gravosi (infermieri, maestre d'asilo, macchinisti, facchini). Sono invece definiti lavoratori precoci coloro che hanno lavorato almeno 12 mesi prima dei 18 anni e hanno maturato almeno 41 anni di contributi.

Nel complesso per il 2017 il governo ha previsto l'uscita di circa 60mila persone (35mila con Ape sociale e 25mila precoci). Le domande per il 2017 andranno accolte entro una spesa massima di 300 milioni di euro. La graduatoria sarà messa a punto entro il 15 ottobre e, in caso di risorse insufficienti, avranno la priorità coloro che sono più vicini alla pensione di vecchiaia. La misura è prevista anche per il prossimo anno (per la seconda tranche le domande dovranno essere presentate entro fine marzo 2018).