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Alzata la stima Pil dellʼEurozona Bce: non siamo banca centrale Grecia

La Bce potrebbe essere definita "la banca centrale della Grecia" visto che i prestiti ad Atene sono raddoppiati a 100 miliardi di euro in un mese, ha sottolineando Draghi ricordando che non si può finanziare uno Stato

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-afp

La Bce rivede decisamente in meglio la stima sul Pil dell'Eurozona, con un +1,5% per quest'anno, +1,9% per il prossimo e +2,1% per il 2017. Buone notizie dalla Banca centrale europea anche per quanto riguarda l'inflazione che, secondo le stime di Francoforte, sarà invariata quest'anno, salirà dell'1,5% nel prossimo e dell'1,8% nel 2017.

Riviste stime inflazione: 2016 a 1,3%, 2017 a 1,8% - La Bce rivede in meglio le previsioni di inflazione per l'Eurozona, con un 0% per quest'anno, 1,5% per il prossimo e 1,8% per il 2017. Le stime di dicembre indicavano 0,7% per il 2015 e 1,3% per il 2016.

Draghi: "60 miliardi al mese per far ripartire l'Europa" - Da lunedì prossimo Francoforte incomincerà a rastrellare titoli, in gran parte di Stato, ad un ritmo di 60 miliardi di euro al mese almeno fino alla fine di settembre 2016 per far risalire l'inflazione nell'Eurozona vicino all'obiettivo del 2% e rilanciare la crescita in una regione definita nei mesi scorsi come "la più grande minaccia per la ripresa mondiale". Lo ha confermato Draghi. Scatta quindi il conto alla rovescia per il lancio del quantitative easing della Banca Centrale Europea.

"Bce banca centrale della Grecia" - "La Bce potrebbe essere definita la banca centreale di Atene visto che i prestiti sono raddoppiati a miliardi di euro in un mese e mezzo raggiungendo il massimo", ha ricordato il presidente Draghi ironizzando sul fatto che la Bce è la banca di tutti i Paesi dell'Eurozona.

"Bce non può finanziare Stato" - La Bce, ha poi ricordato, in base ai trattati ha un "divieto di finanziamento monetario", sia diretto che indiretto, cioè quando "le banche portano garanzie alla Bce per comprare titoli di Stato". Si lascia così intendere che non alzerà a oltre 15 miliardi il tetto alle emissioni a breve di Atene.

"Alzato prestiti emergenza Grecia di 500 milioni - "La Bce ha alzato l'ELA di 500 milioni", ha sottolineato Draghi riferendosi sempre alla liquidità d'emergenza alle banche elleniche, che sale così a 68,8 miliardi. "Se c'è una comunicazione che crea volatilità, aumentano gli spread e si dissolve il collaterale".

"Prestiti diretti a Grecia se slancio riforme" - Infine Draghi ha aperto un piccolo spiraglio. "Siamo pronti a ristabilire la deroga (che consente i prestiti diretti alle banche greche) non appena riterremo che il Paese va verso una probabile conclusione positiva" del programma di riforme.

Varoufakis: c'è piano B se non avremo prestito marzo - "C'è un piano B se la Grecia non riceverà a marzo la tranche del prestito". Lo ha detto il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis - scrive l'agenzia Ana - aggiungendo che il programma del governo di Atene per i prossimi quattro mesi tiene conto dei finanziamenti della Ue e del rimborso del prestito del Fmi. Varoufakis auspica poi che, con il progredire dei negoziati con i creditori internazionali. la Bce riattiverà i finanziamenti diretti alle banche greche.

"Non c'è ipotesi terzo salvataggio" - L'ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia è molto lontana dalla verità, ha detto Varoufakis aggiungendo che anche il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem ha smentito una simile eventualità.